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Il Codice della Strada italiano mira a garantire sicurezza e tutela della salute pubblica, regolamentando il traffico di pedoni, veicoli e animali. Classifica le strade in categorie come Autostrade, Strade extraurbane e urbane, promuovendo la sicurezza e la mobilità sostenibile. Include strategie per la sicurezza stradale e responsabilità istituzionali, con un glossario per l'interpretazione delle norme.
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Il Codice della Strada italiano è stato istituito dal Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, per garantire la sicurezza e la tutela della salute pubblica
I principi del Codice della Strada sono riconosciuti come obiettivi fondamentali di interesse sociale ed economico
Il Codice della Strada disciplina il comportamento di pedoni, veicoli e animali sulle strade attraverso una serie di regolamenti
Il Codice della Strada si allinea alle normative internazionali e dell'Unione Europea, promuovendo la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile
Uno degli obiettivi del Codice della Strada è contenere i costi sociali ed economici legati al traffico veicolare
Il Codice della Strada mira a migliorare la qualità della vita attraverso una gestione efficace del territorio e l'incentivazione dell'uso di mezzi di trasporto ecologici
Le autostrade sono destinate al traffico veloce e hanno caratteristiche come carreggiate separate e assenza di incroci a raso
Le strade extraurbane principali collegano centri di grande importanza e hanno caratteristiche simili alle autostrade
Le strade extraurbane secondarie collegano centri di minor rilevanza
Le strade urbane di scorrimento facilitano il traffico urbano
Le strade urbane di quartiere sono destinate al traffico locale
Le strade urbane ciclabili sono progettate per la circolazione di biciclette
Le strade locali comprendono le strade rurali e le vie di accesso a proprietà private
Gli itinerari ciclopedonali sono dedicati esclusivamente al transito di pedoni e ciclisti
Il Piano nazionale per la sicurezza stradale è elaborato dal Governo italiano attraverso il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
Il Piano nazionale per la sicurezza stradale è in linea con gli obiettivi dell'Unione Europea per la riduzione degli incidenti stradali
Il Piano nazionale per la sicurezza stradale prevede strategie e azioni mirate a migliorare la sicurezza sulle strade
Il Governo è tenuto a relazionare annualmente al Parlamento sui progressi e sui risultati ottenuti nella sicurezza stradale, fornendo dati e analisi sugli aspetti sociali, ambientali ed economici della circolazione stradale
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha il compito di divulgare al pubblico le informazioni sulla sicurezza stradale utilizzando i mezzi di comunicazione di massa e promuovendo campagne di sensibilizzazione ed educazione stradale
L'area di intersezione è la zona dove si incrociano due o più flussi di traffico
L'area pedonale è una zona riservata ai pedoni, con accesso limitato ai veicoli in casi specifici
L'attraversamento pedonale è la parte della carreggiata dove i pedoni hanno la precedenza sul traffico veicolare
La banchina è la parte esterna della carreggiata utilizzabile per l'arresto d'emergenza dei veicoli o per la sosta temporanea
Il braccio di intersezione è il punto di congiunzione tra due o più strade