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La Seconda Guerra Mondiale segnò un'epoca di conflitti globali, dalla strategia della Blitzkrieg tedesca all'entrata in guerra degli USA post Pearl Harbor. L'olocausto e la resistenza partigiana, la caduta del fascismo e la vittoria alleata, fino alla formazione delle Nazioni Unite, delineano un periodo storico cruciale.
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La Germania nazista invase la Polonia il 1° settembre 1939, scatenando la Seconda Guerra Mondiale
Due giorni dopo l'invasione della Polonia, Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania nazista
La "Blitzkrieg" o "guerra lampo" fu una strategia militare tedesca che combinava attacchi rapidi e coordinati di aerei e carri armati per sorprendere e sopraffare il nemico
La "Blitzkrieg" si dimostrò efficace nella rapida sconfitta di Danimarca e Norvegia nell'aprile 1940
La Francia cadde il 22 giugno 1940, portando all'istituzione del regime di Vichy nella zona non occupata
L'Italia, guidata da Benito Mussolini, entrò in guerra al fianco dell'Asse il 10 giugno 1940
La Gran Bretagna, guidata da Winston Churchill, resistette all'offensiva tedesca e respinse l'attacco della Luftwaffe nella Battaglia d'Inghilterra
Gli Stati Uniti entrarono in guerra dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor nel dicembre 1941, guidati dal presidente Franklin D. Roosevelt
L'Unione Sovietica resistette all'invasione tedesca nella Battaglia di Stalingrado e rallentò l'avanzata tedesca durante l'Operazione Barbarossa
L'entrata in guerra degli Stati Uniti portò alla formazione di un'alleanza con le potenze britanniche e sovietiche, estendendo il conflitto su scala globale
La Germania nazista perseguì una politica di dominazione razziale, culminando nella "soluzione finale" e nell'industrializzazione del genocidio nei campi di concentramento e di sterminio
La vittoria degli Alleati nella Battaglia dell'Atlantico, la seconda battaglia di El Alamein e la resistenza sovietica nella Battaglia di Stalingrado segnarono una svolta nel conflitto
Dopo lo sbarco alleato in Sicilia nel luglio 1943, l'Italia fu liberata e Mussolini fu eseguito nell'aprile 1945
Gli Alleati avanzarono in Europa, liberando Roma nel giugno 1944 e respingendo i tedeschi fino alla Linea Gotica
Il Giappone si arrese il 2 settembre 1945, dopo gli attacchi atomici su Hiroshima e Nagasaki, ponendo fine alla guerra con un bilancio devastante
Durante il conflitto, le potenze alleate iniziarono a pianificare un nuovo ordine mondiale, che portò alla creazione delle Nazioni Unite nel 1945
Dopo l'armistizio, l'Italia fu divisa tra la Repubblica Sociale Italiana e il Regno d'Italia, alleato con gli Alleati
Dopo la liberazione, il Comitato di Liberazione Nazionale guidò il paese verso la ricostruzione e la transizione politica, culminando nel referendum del 1946 per la scelta della repubblica come forma di governo