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Giosuè Carducci: vita e opere

Giosuè Carducci, poeta italiano e premio Nobel, ha segnato la letteratura con la sua evoluzione ideologica e il suo stile classico. Dall'anticlericalismo e il sostegno al Risorgimento, alla celebrazione della borghesia, la sua opera attraversa temi di critica sociale, evasione e maturità poetica.

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1

Data e luogo di nascita di Giosuè Carducci

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Nato il 27 luglio 1835 a Valdicastello Carducci, Pietrasanta, Lucca.

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Influenza del padre sulle idee di Carducci

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Padre medico e patriota, ispiratore delle sue visioni liberali e patriottiche.

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Formazione accademica di Carducci

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Laureato in Lettere alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1856.

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Carriera accademica di Carducci

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Professore di Letteratura italiana all'Università di Bologna dal 1860 al pensionamento.

5

Carducci iniziò la sua carriera come sostenitore del ______, con ideali ______ e ______.

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Risorgimento democratici repubblicani

6

A seguito della sua delusione per la mancata instaurazione della ______, Carducci fu sospeso dall'insegnamento nel ______.

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Repubblica 1868

7

Carducci era affiliato alla ______ e promuoveva una visione della vita basata sui valori dell'______ e del ______.

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massoneria antichità classica paganismo

8

Autodefinizione di Carducci

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Carducci si autodefiniva 'scudiero dei classici', indicando la sua fedeltà ai valori della tradizione classica.

9

Rifiuto dei generi letterari moderni

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Carducci rifiutava generi come il romanzo, considerandoli di basso livello rispetto alla dignità stilistica classica.

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Evoluzione tematica nella poesia di Carducci

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Con il tempo, Carducci introdusse temi introspettivi come il disagio esistenziale e la riflessione sulla morte.

11

I 'Giambi ed Epodi', che ______ ha pubblicato tra il ______ e il ______, hanno introdotto elementi di satira nella sua poesia.

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Carducci 1867 1879

12

Nelle sue liriche, ______ adotta uno stile diretto e un linguaggio a tratti popolare per criticare la ______ e la ______ del suo tempo.

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Carducci politica società

13

L'opera 'Inno a Satana' del ______ è simbolo del periodo in cui ______ esalta la ragione e il progresso contro la ______.

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1865 Carducci superstizione religiosa

14

Periodo di composizione 'Rime nuove'

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Dal 1861 al 1887, raccolta di poesie di Carducci.

15

Criteri organizzativi 'Rime nuove'

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Tematici e stilistici, non cronologici.

16

Temi delle liriche in 'Rime nuove'

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Intimo, personale, classico, storico, evasivo.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Vita e Carriera di Giosuè Carducci

Giosuè Carducci, nato il 27 luglio 1835 a Valdicastello Carducci, una frazione di Pietrasanta in provincia di Lucca, fu un esponente di spicco della letteratura italiana. Cresciuto in una famiglia di estrazione borghese, suo padre era un medico e patriota che influenzò le sue idee liberali e patriottiche. La sua formazione avvenne in Toscana, tra Bolgheri e Castagneto Carducci, luoghi che lasciarono un'impronta indelebile nella sua poesia. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere presso la Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1856, Carducci intraprese la carriera accademica, diventando professore di Letteratura italiana all'Università di Bologna dal 1860 fino al suo pensionamento. Durante la sua lunga carriera, contribuì attivamente alla vita culturale italiana, collaborando con riviste letterarie e partecipando a dibattiti pubblici. La sua personalità energica e polemica lo vide protagonista di numerose controversie. Nel 1906, Carducci ricevette il premio Nobel per la Letteratura, riconoscimento della sua importanza come poeta e intellettuale. Morì il 16 febbraio 1907.
Scrivania antica in legno scuro con calamaio ceramico vintage, penna a piuma, libro in pelle marrone aperto, candela consumata e ritratto in bianco e nero.

L'evoluzione Ideologica e Letteraria di Carducci

Carducci iniziò la sua attività letteraria e politica come fervente sostenitore del Risorgimento, con ideali democratici e repubblicani. La sua delusione per il mancato trionfo della Repubblica e per l'ascesa delle forze moderate portò a una fase di opposizione al governo unitario, culminata nella sua temporanea sospensione dall'insegnamento nel 1868. In questo periodo, la sua produzione poetica e critica fu caratterizzata da un forte spirito di denuncia verso le istituzioni e la società contemporanea, esprimendo sostegno ai diritti del popolo. Carducci, affiliato alla massoneria e noto per il suo anticlericalismo, promosse una visione della vita ispirata ai valori dell'antichità classica e del paganesimo, in sintonia con il Positivismo, corrente filosofica dominante dell'epoca. Con il consolidamento dello Stato italiano, le sue posizioni si fecero più concilianti, avvicinandosi alla monarchia e al nazionalismo. Nel 1890, fu nominato senatore del Regno e sostenne la politica di Francesco Crispi, attenuando progressivamente il suo anticlericalismo. Da critico del governo e sostenitore della Repubblica, Carducci si trasformò nel poeta celebrativo della borghesia conservatrice e dell'ordine costituito.

Dall'Antiromanticismo al Classicismo Evasivo

Carducci si oppose fermamente al Romanticismo, che considerava troppo sentimentale e lontano dai valori classici che egli ammirava. Si autodefinì "scudiero dei classici", opponendosi alle correnti letterarie del suo tempo che privilegiavano il sentimentalismo e l'ispirazione cristiana. La sua poesia iniziale perseguiva un linguaggio elevato e una dignità stilistica che richiamavano la tradizione classica, rifiutando generi letterari come il romanzo, considerati di basso livello. Con il passare degli anni, la sua opera si arricchì di nuove influenze, tra cui il classicismo del Secondo Impero francese e l'estetismo, e si aprì a tematiche più introspettive, come il disagio esistenziale e la riflessione sulla morte. La sua poesia maturò verso una dimensione evasiva, che trovava rifugio in un'ideale Grecia mitizzata e in un passato storico idealizzato.

Le Prime Fasi della Produzione Poetica di Carducci

Le prime opere poetiche di Carducci, come "Juvenilia" e "Levia gravia", mostrano un'adesione al classicismo, con riferimenti alla tradizione letteraria italiana e latina. I "Giambi ed Epodi", pubblicati tra il 1867 e il 1879, segnano una svolta nella sua produzione poetica, con l'introduzione di una poesia più satirica e polemica. In queste liriche, Carducci utilizza un linguaggio diretto e colloquiale, spesso arricchito da termini popolari e da un ritmo incisivo, per esprimere il suo dissenso verso la politica e la società contemporanea. L'"Inno a Satana" (1865) è emblematico di questo periodo, rappresentando una celebrazione della ragione e del progresso in contrapposizione alla superstizione religiosa.

"Rime Nuove" e la Maturità Poetica

Con la pubblicazione di "Rime nuove" nel 1887, Carducci presentò una raccolta di poesie scritte a partire dal 1861, organizzate secondo criteri tematici e stilistici piuttosto che cronologici. Queste liriche si rifanno alle forme metriche e stilistiche della tradizione poetica italiana, con un uso sapiente della rima e una varietà di temi che spaziano dall'intimo e personale all'ispirazione classica. Un gruppo di poesie si distingue per la tendenza all'evasione dalla realtà contemporanea, rifugiandosi nel passato storico, nel sogno e nella fantasia, o nella memoria e nel ricordo. Queste direzioni riflettono il desiderio di Carducci di sfuggire alla mediocrità del presente, celebrando la bellezza e gli ideali di epoche passate o della propria gioventù, e rappresentano il culmine della sua maturità poetica.