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La concorrenza perfetta rappresenta un ideale economico raramente riscontrabile nella realtà, dove prevalgono oligopoli e monopoli, specialmente in settori come energia e telecomunicazioni. Queste strutture di mercato influenzano i prezzi e la concorrenza, rendendo necessari interventi normativi per tutelare i consumatori e garantire una competizione equa. In Italia, la tutela è affidata all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che opera in sinergia con le direttive dell'Unione Europea.
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La concorrenza perfetta presuppone un elevato numero di offerte e domande, prodotti omogenei, trasparenza delle informazioni e assenza di barriere all'entrata o all'uscita dal mercato
Monopoli e oligopoli
Nella realtà dei mercati si osserva spesso la formazione di monopoli o oligopoli, che possono limitare la concorrenza e influenzare i prezzi a svantaggio dei consumatori
Intervento normativo
Per contrastare le tendenze monopolistiche, è necessario un intervento normativo che promuova la concorrenza e prevenga la formazione di posizioni dominanti
Settori chiave come l'energia, le telecomunicazioni e i trasporti spesso presentano deviazioni dalla concorrenza perfetta, con la formazione di oligopoli o monopoli che possono danneggiare l'interesse collettivo
L'articolo 41 della Costituzione italiana garantisce la libertà di iniziativa economica entro i limiti dell'utilità sociale
La legge 10 ottobre 1990, n. 287, ha introdotto normative antitrust in Italia, creando l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per vigilare sul rispetto delle regole di concorrenza
L'AGCM ha il compito di prevenire, vietare e sanzionare le pratiche anticoncorrenziali, come gli accordi tra imprese che restringono la concorrenza, l'abuso di posizione dominante e le concentrazioni economiche
L'Unione Europea ha come obiettivo la tutela della concorrenza nel mercato interno, in coordinamento con la legislazione italiana
L'AGCM opera in coordinamento con la Commissione Europea per assicurare che le pratiche commerciali non pregiudichino la libera concorrenza
Entrambe le legislazioni prevedono sanzioni per le violazioni e la possibilità di interventi correttivi per ripristinare la concorrenza
Le intese, come i cartelli, sono accordi tra imprese che si accordano per fissare prezzi o dividere i mercati e sono vietate se hanno un impatto negativo sulla concorrenza
Si verifica quando un'impresa sfrutta il proprio potere di mercato per escludere concorrenti o imporre condizioni ingiuste
Fusioni e acquisizioni sono soggette a controllo se superano determinate soglie di fatturato e possono essere vietate o soggette a condizioni se danneggiano la concorrenza
La libertà di iniziativa economica può essere limitata per motivi di interesse generale, come nel caso dei servizi pubblici essenziali, dove può essere concessa una posizione di monopolio legale
Il monopolista ha l'obbligo di garantire l'accesso ai servizi a condizioni eque e di soddisfare la domanda nel rispetto dei principi di efficienza e continuità
Le limitazioni convenzionali della concorrenza, come le clausole di non concorrenza nei contratti, sono ammesse solo se non eliminano la concorrenza in modo significativo e sono limitate nel tempo e nello spazio
La concorrenza sleale comprende pratiche commerciali disoneste che possono danneggiare altri imprenditori o ingannare i consumatori
La legislazione italiana sanziona le pratiche commerciali disoneste per preservare l'integrità del mercato e la fiducia dei consumatori, con normative che richiedono chiarezza e veridicità nelle comunicazioni commerciali