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Il Riformismo Illuminato nel XVIII secolo

Le Guerre di Successione del XVIII secolo e il riformismo illuminato hanno segnato un'epoca di cambiamenti politici e giuridici. Sovrani come Pietro Leopoldo e riformatori come Montesquieu e Beccaria hanno contribuito a ridefinire il ruolo dello Stato e la scienza del governo, promuovendo il benessere dei cittadini e l'abolizione della pena di morte.

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1

Guerre di Successione - Impatto

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Conflitti dinastici in Europa con effetti politici/territoriali.

2

Scienze camerali - Definizione

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Studi su organizzazione amministrativa per supportare funzioni statali.

3

Ruolo della legge nel XVIII secolo

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Strumento attivo di governo, integrazione con politica, non neutrale.

4

Le rivoluzioni ______ e ______ hanno dato inizio all'epoca dei diritti dei cittadini, trasformando la figura del suddito in quella di cittadino attivo.

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americana francese

5

Codice penale austriaco 1787

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Introdusse riforme giuridiche, mantenendo pena di morte e pene corporali.

6

Codici napoleonici

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Riformarono il sistema giuridico, influenzando l'Europa.

7

Legge Leopoldina 1786

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Abolì la pena di morte in Toscana, ispirata da Cesare Beccaria.

8

Nel ______, intellettuali come ______ e ______ hanno avuto un impatto significativo sul diritto e sull'organizzazione politica.

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Settecento Montesquieu Rousseau

9

Concordati nel XVIII secolo

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Accordi tra Stato e Chiesa per definire i diritti e i privilegi ecclesiastici all'interno di uno Stato.

10

Exequatur e placet regio

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Strumenti legali che permettevano al governo di controllare e approvare le decisioni della Chiesa prima della loro attuazione.

11

Soppressione della Compagnia di Gesù

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Abolizione dell'ordine religioso dei Gesuiti da parte di alcuni Stati europei, come misura di controllo sulla Chiesa.

12

Nel ______, Vittorio Amedeo II di ______ centralizzò il potere e inviò intendenti per il controllo nelle province.

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Settecento Savoia

13

In ______, Pietro Leopoldo promosse lo sviluppo economico abolendo le ______.

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Toscana corporazioni

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Le Guerre di Successione e l'Evoluzione della Scienza del Governo

Nel XVIII secolo, l'Europa fu scossa dalle Guerre di Successione, conflitti dinastici che ebbero profonde ripercussioni politiche e territoriali. In questo contesto, emerse una nuova dottrina giuridico-politica, soprattutto nell'area tedesca, che ampliava i compiti dello Stato oltre la semplice conservazione dell'ordine pubblico. Secondo questa visione, lo Stato doveva promuovere il benessere dei cittadini, perseguendo la loro felicità. Per sostenere queste funzioni, si rendeva necessario un incremento delle entrate fiscali e un'efficace organizzazione amministrativa, oggetto di studio delle scienze camerali. La legge, in questo periodo, si configurava come uno strumento attivo di governo, integrandosi con la politica e perdendo la sua presunta neutralità.
Ritratto di principe illuminista del XVIII secolo in giacca blu e parrucca bianca, con mano su libro e globo terrestre sul tavolo.

Il Riformismo Illuminato e la Trasformazione dello Stato

Il riformismo illuminato rappresentò un movimento che vedeva nel principe il catalizzatore del progresso sociale, un sovrano guidato dalla ragione e dalla scienza, impegnato nel miglioramento delle condizioni di vita dei suoi sudditi. Questa figura di principe evolse da un ruolo di monarca assoluto a quello di un monarca illuminato, che agiva nell'interesse pubblico. Le rivoluzioni americana e francese inaugurarono l'era dei diritti del cittadino, segnando il passaggio da una visione del suddito a quella del cittadino attivo e partecipe nella vita politica. Pensatori come Montesquieu, Rousseau, Kant e Beccaria esercitarono una notevole influenza, contribuendo a definire le basi del pensiero politico e giuridico moderno.

Codificazione del Diritto e Abolizione della Pena di Morte

La fine del XVIII secolo vide l'introduzione di codici che iniziarono a sostituire il diritto comune, come il codice penale austriaco del 1787. Un cambiamento significativo si verificò con l'adozione dei codici napoleonici, che riformarono il sistema giuridico in maniera definitiva. Il codice penale austriaco di Giuseppe II mantenne la pena di morte e le pene corporali, ma Pietro Leopoldo di Toscana, influenzato dall'opera di Cesare Beccaria "Dei delitti e delle pene", abolì la pena di morte con la legge Leopoldina nel 1786, facendo della Toscana il primo Stato moderno a compiere tale passo.

L'Influenza degli Intellettuali Illuministi e la Separazione dei Poteri

Gli intellettuali illuministi del Settecento, come Montesquieu e Rousseau, influenzarono profondamente il diritto e la struttura politica della società. Montesquieu, con la sua opera "De l'esprit des lois", propose un sistema di governo basato sulla separazione dei poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario, distribuiti tra diversi organi per prevenire l'accumulo di potere. Rousseau, nel suo "Il contratto sociale", teorizzò la sovranità popolare e la democrazia diretta, enfatizzando l'importanza della partecipazione attiva dei cittadini attraverso il suffragio universale.

Conflitti tra Stato e Chiesa e la Secolarizzazione dello Stato

Il XVIII secolo fu caratterizzato da tensioni tra lo Stato e la Chiesa, con i governi che rivendicavano la supremazia delle prerogative statali rispetto alle ingerenze ecclesiastiche e l'affermazione della piena giurisdizione sul proprio territorio. Questi conflitti portarono all'istituzione di Concordati e all'adozione di misure come l'exequatur e il placet, che sottoponevano le decisioni ecclesiastiche al controllo statale. Il processo di secolarizzazione si manifestò anche con la soppressione della Compagnia di Gesù e la definizione del matrimonio come istituto civile oltre che religioso.

Riforme Economiche e Amministrative nel Settecento

Le riforme del Settecento interessarono anche l'economia e l'amministrazione. Vittorio Amedeo II di Savoia centralizzò il potere inviando intendenti nelle province per il controllo finanziario e amministrativo. Maria Teresa d'Austria e i suoi figli implementarono il catasto e iniziarono la codificazione del diritto. In Toscana, Pietro Leopoldo realizzò riforme economiche con l'abolizione delle corporazioni, ritenute un freno allo sviluppo economico. Queste riforme, pur non rivoluzionando completamente l'ordine esistente, rappresentarono passi significativi verso la modernizzazione dello Stato.