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Le Guerre di Successione del XVIII secolo e il riformismo illuminato hanno segnato un'epoca di cambiamenti politici e giuridici. Sovrani come Pietro Leopoldo e riformatori come Montesquieu e Beccaria hanno contribuito a ridefinire il ruolo dello Stato e la scienza del governo, promuovendo il benessere dei cittadini e l'abolizione della pena di morte.
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Le Guerre di Successione nel XVIII secolo portarono a conflitti tra le dinastie europee che ebbero un impatto significativo sulla politica e sui territori coinvolti
Ampliamento dei compiti dello Stato
Nel contesto delle Guerre di Successione, emerse una nuova dottrina che vedeva lo Stato non solo come garante dell'ordine pubblico, ma anche come promotore del benessere dei cittadini
Incremento delle entrate fiscali e organizzazione amministrativa
Secondo questa visione, lo Stato doveva avere maggiori risorse finanziarie e una struttura amministrativa efficace per svolgere i suoi compiti
Nel XVIII secolo, la legge non era più vista come uno strumento neutrale, ma come uno strumento attivo di governo che si integrava con la politica
Nel XVIII secolo, il principe passò da un ruolo di monarca assoluto a quello di un monarca illuminato, impegnato nel progresso sociale e nel benessere dei suoi sudditi
Secondo il riformismo illuminato, il principe doveva essere guidato dalla ragione e dalla scienza per agire nell'interesse pubblico
Le rivoluzioni americana e francese segnarono il passaggio da una visione del suddito a quella del cittadino attivo e partecipe nella vita politica
Montesquieu, con la sua opera "De l'esprit des lois", teorizzò un sistema di governo basato sulla separazione dei poteri per prevenire l'accumulo di potere
Rousseau, nel suo "Il contratto sociale", teorizzò la sovranità popolare e la democrazia diretta, sottolineando l'importanza della partecipazione attiva dei cittadini
Altri pensatori come Kant e Beccaria contribuirono a definire le basi del pensiero politico e giuridico moderno
Nel XVIII secolo, furono introdotti nuovi codici che sostituirono il diritto comune, come il codice penale austriaco e i codici napoleonici
In questo periodo, la pena di morte fu abolita in alcuni Stati, come la Toscana, influenzata dall'opera di Cesare Beccaria
Nel XVIII secolo, si verificarono tensioni tra lo Stato e la Chiesa, con i governi che rivendicavano la supremazia delle prerogative statali e l'affermazione della giurisdizione sul proprio territorio
In alcuni Stati, come la Savoia, si verificò una centralizzazione del potere attraverso l'invio di intendenti nelle province per il controllo finanziario e amministrativo
Altri Stati, come l'Austria e la Toscana, implementarono il catasto e iniziarono la codificazione del diritto per una maggiore organizzazione e modernizzazione dello Stato
In Toscana, furono abolite le corporazioni, considerate un ostacolo allo sviluppo economico, come parte delle riforme economiche del XVIII secolo