L'ascesa di Massimino il Trace e l'Anarchia militare rappresentano un periodo di grave instabilità per l'Impero Romano, con conseguenze economiche e sociali. La crisi politica portò a un'economia di sussistenza, il declino delle città e la nascita dell'economia domaniale, anticipando il sistema feudale.
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Massimino il Trace, un soldato di origini traci, fu proclamato imperatore dalle truppe romane dopo la morte di Alessandro Severo
Donativi e promozioni
Massimino manteneva il sostegno dell'esercito attraverso donativi e promozioni, cambiando il modo in cui l'imperatore otteneva la legittimità
La proclamazione di Massimino segnò una svolta nella politica imperiale, poiché la legittimità non derivava più dal consenso senatorio ma dal sostegno militare
Durante la Crisi del III secolo, ci furono 37 imperatori in circa 50 anni, riflettendo l'instabilità e la frammentazione del potere centrale
Gli imperatori, spesso di origine militare, salivano al potere ma venivano rapidamente deposti o assassinati, contribuendo all'instabilità politica
La crisi politica portò a gravi conseguenze economiche e sociali, come la riduzione della produzione agricola e l'aumento della pressione fiscale
Le guerre civili e le invasioni barbariche causarono insicurezza e interruzione delle reti commerciali, portando a un ritorno a un'economia di sussistenza basata sui cereali
L'Impero, necessitando di fondi per mantenere l'esercito e fronteggiare le minacce esterne, aumentò la pressione fiscale, contribuendo all'inflazione crescente
A causa delle carestie e delle incursioni, molte persone migrarono dalle città alle campagne, portando a un declino delle città come centri economici e culturali e alla trasformazione delle ville in centri autonomi di produzione e difesa
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