Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
L'arte scultorea egizia fonde religione e politica, con statue di faraoni come Djoser e Chefren che simboleggiano potere e divinità. Altorilievi e pitture murali narrano la vita ultraterrena, mentre le statue di funzionari mostrano realismo e individualità.
Show More
I materiali utilizzati per le sculture egizie, come pietra, granito, alabastro e basalto, simboleggiavano l'eternità
Le sculture egizie erano caratterizzate da pose serene e immutabili, simboleggianti la perpetuità e la divinità
Le figure umane nelle sculture egizie seguivano rigorosi canoni proporzionali, con il pugno come unità di misura standard
La statua di Djoser, situata nel serdâb della sua piramide, rappresenta il primo esempio conosciuto di scultura a tutto tondo di un faraone
Chefren è raffigurato seduto in trono, protetto dalla figura di Horus e con simboli della sua divinità, simboleggianti la concezione egizia della divinità del sovrano
Il gruppo scultoreo di Micerino, situato nel tempio a valle della sua piramide, rappresenta il faraone tra due dee in una posa tradizionale e formale
Le statue di funzionari, come quelle di Rahotep e Neferet, presentano una maggiore vivacità e individualità rispetto alla statuaria regale, ma mantengono comunque una rigida formalità
La statua dello scriba seduto, realizzata in pietra calcarea dipinta con colori vivaci, mostra un'alta espressività e dettagli accurati, pur rispettando il canone stilistico egizio
La pittura e il rilievo dipinto nell'antico Egitto erano strettamente legati alle credenze sulla vita dopo la morte e si esprimevano principalmente attraverso il bassorilievo e il rilievo inciso, con un canone proporzionale e uno stile stilizzato e bidimensionale