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La contrattazione collettiva in Italia

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L'evoluzione della contrattazione collettiva in Italia ha seguito i cambiamenti socio-economici, passando da un sistema centralizzato a uno articolato su due livelli. Il Protocollo del 1993 e l'Accordo quadro del 2009 hanno definito le basi del sistema contrattuale attuale, con un focus crescente sulla contrattazione aziendale e territoriale. Gli Accordi Interconfederali e gli interventi legislativi hanno ulteriormente modellato le regole e i principi della contrattazione collettiva, enfatizzando la rappresentatività e la contrattazione di prossimità.

La natura temporanea dei contratti collettivi e il principio di non perpetuità

I contratti collettivi di lavoro (CCNL) sono accordi stipulati tra le rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro che hanno una durata limitata nel tempo, solitamente definita al momento della loro sottoscrizione. Questo aspetto riflette la necessità di adeguare periodicamente le condizioni di lavoro alle mutevoli esigenze economiche e sociali. Sebbene la scadenza dei CCNL sia predeterminata, le parti hanno la facoltà di recedere unilateralmente dal contratto, salvo disposizioni contrattuali contrarie. Inoltre, è possibile che le parti decidano di modificare la durata del contratto, sia anticipando la scadenza sia prorogandola. La durata tipica dei CCNL è stata oggetto di evoluzione: mentre in passato si tendeva a una durata quadriennale per la parte normativa e biennale per quella economica, attualmente si predilige una durata triennale per entrambe le parti. È importante notare che alcuni CCNL possono includere clausole di proroga o rinnovo tacito, che possono essere disattivate mediante una disdetta formale comunicata con un preavviso di tre mesi prima della scadenza.
Riunione aziendale con otto professionisti seduti attorno a un tavolo ovale in legno, documenti e bicchieri d'acqua sul tavolo.

Evoluzione storica della contrattazione collettiva in Italia

La contrattazione collettiva in Italia ha attraversato diverse fasi storiche, riflettendo i cambiamenti socio-economici del paese. Negli anni '50, la contrattazione era fortemente centralizzata, con gli Accordi Interconfederali (AI) che stabilivano le linee guida per le relazioni lavorative. L'accordo di conglobamento del 1954 ha segnato un punto di svolta, delegando alle federazioni nazionali di categoria il potere di negoziare le condizioni salariali. Negli anni '60, si è assistito a un'evoluzione verso un sistema contrattuale più articolato, con un crescente rilievo della contrattazione aziendale, soprattutto in seguito ai movimenti sociali dell'autunno caldo del 1968-69. La crisi economica degli anni '70 ha tuttavia indotto una recentralizzazione della contrattazione. Solo negli anni '80 si è verificata una rinascita della contrattazione collettiva, che ha trovato una sua formalizzazione con il Protocollo del 1993, il quale ha definito un sistema contrattuale a due livelli.

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00

Definizione di CCNL

Accordi tra sindacati e datori di lavoro per regolare condizioni di lavoro.

01

Durata limitata dei CCNL

Stabilita alla firma, riflette la necessità di aggiornare le condizioni di lavoro.

02

Recesso unilaterale dai CCNL

Possibile salvo clausole contrarie, permette di terminare il contratto prima della scadenza.

Q&A

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