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La Sagra della Primavera, balletto di Stravinsky con coreografia di Nijinsky, è un'opera che ha segnato la storia della danza. Con movimenti ispirati a riti primitivi e musica innovativa, ha provocato scandalo e ammirazione per la sua audacia artistica e tecnica.
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Nijinsky introduce movimenti inusuali per l'epoca, come salti con atterraggi pesanti, ispirandosi a forme primitive e all'arte egizia
Nijinsky si avvale dell'aiuto di Marie Rambert, discepola della scuola di Dalcroze, per interpretare la complessa musica di Igor Stravinsky
I ballerini abituati a uno stile più etereo incontrano notevoli difficoltà nell'adattarsi ai movimenti innovativi e alla forte resistenza fisica richiesta dalla coreografia
La prima rappresentazione del balletto suscita reazioni di shock e disapprovazione, paragonabili a quelle provocate dall'opera "Hernani" di Victor Hugo
Il balletto esplora temi come il rituale, il primitivismo e il sacrificio attraverso una danza intensa e un linguaggio coreografico rivoluzionario
La collaborazione tra il talento coreografico di Nijinsky e la musica innovativa di Stravinsky, con l'aiuto di Nikolai Roerich per il libretto e la scenografia, dà vita a un'opera unica e originale
La musica si caratterizza per l'irregolarità ritmica, l'uso di poliritmie e una ricca varietà timbrica, rompendo con la tradizione e proponendo frequenti cambi di tempo
Stravinsky si ispira alla musica folkloristica russa e ucraina, grazie all'aiuto di Roerich, che diventa l'elemento portante della partitura
La complessità ritmica della musica di Stravinsky suscita reazioni tumultuose durante la prima rappresentazione, ma viene in seguito riconosciuta per la sua originalità e il suo valore innovativo