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L'ascesa di Marco Ulpio Traiano e le sue campagne di espansione hanno portato l'Impero Romano alla massima estensione. Il suo successore, Adriano, ha consolidato i confini e promosso riforme amministrative e giuridiche, influenzando profondamente la struttura dell'impero.
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Nerva adotta Traiano come suo successore per garantire la stabilità dell'impero
Traiano è sostenuto dalle forze militari e dalla guardia pretoriana durante la sua ascesa al potere
Traiano rappresenta un cambiamento nella composizione del Senato, con una maggiore presenza di membri delle province romanizzate
Traiano conquista la Dacia nel 106 d.C., arricchendo l'impero con le sue miniere d'oro
Traiano annette l'Arabia Petrea per controllare le rotte carovaniere
Traiano estende l'influenza romana in Armenia, Assiria e Mesopotamia attraverso le sue vittorie militari contro i Parti
Traiano introduce il sistema del "principato adottivo", in cui l'imperatore sceglie il proprio successore basandosi sul merito e con l'assenso del Senato
Traiano si dedica a pacificare l'impero e a migliorare la situazione finanziaria
Traiano realizza importanti opere pubbliche, come il Foro di Traiano e la colonna celebrativa delle campagne daciche
Adriano si impegna a essere un imperatore aperto alla cultura e alla pace
Adriano decide di non espandere ulteriormente l'impero, preferendo consolidare i confini esistenti
Adriano costruisce il Vallo di Adriano in Britannia e promuove una politica di difesa dei confini per garantire la pace
Adriano riforma l'amministrazione imperiale per renderla più efficiente
Adriano commissiona la stesura dell'Editto perpetuo per sistematizzare le norme processuali
Adriano promuove la fondazione e l'espansione di città e la realizzazione di opere pubbliche nelle province per favorire l'integrazione culturale e l'identità imperiale