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La caduta della Repubblica Romana segnò l'inizio dell'Impero con figure chiave come Cesare e Augusto. Questo periodo storico include la crisi dell'Impero, l'ascesa del Cristianesimo e la divisione finale dell'Impero in Occidente e Oriente.
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Il primo triumvirato, formato da Giulio Cesare, Gneo Pompeo Magno e Marco Licinio Crasso, mirava a concentrare il potere nelle loro mani e superare l'opposizione senatoriale
L'estensione dell'influenza di Cesare
Cesare guadagnò grande prestigio e lealtà militare estendendo l'influenza romana in Gallia e in Britannia
Il conflitto con il Senato
Il Senato, guidato da Pompeo, temeva l'ascesa di Cesare e ordinò il suo ritorno a Roma senza il suo esercito, ma Cesare interpretò questo come un atto ostile e attraversò il Rubicone, dando inizio alla guerra civile
Dopo l'assassinio di Cesare, avvenuto nel 44 a.C., si scatenarono nuovi conflitti interni che portarono alla formazione del secondo triumvirato tra Marco Antonio, Ottaviano e Marco Emilio Lepido nel 43 a.C
Dopo la vittoria nella battaglia di Azio nel 31 a.C., Ottaviano, adottato figlio e erede di Cesare, consolidò il suo potere e fu confermato dal Senato come "Augusto", inaugurando l'Impero Romano
La Pax Romana
Durante il suo regno, Augusto stabilizzò l'Impero, espandendo i confini e promuovendo un periodo di pace e prosperità noto come Pax Romana
La promozione dell'unificazione linguistica e culturale
Augusto favorì l'unificazione linguistica e culturale dell'Impero, con il latino e il greco come lingue principali
Le sfide interne ed esterne
L'Impero Romano dovette affrontare sfide interne ed esterne, come le persecuzioni contro Ebrei e Cristiani e la tendenza verso un'autocrazia imperiale
La crisi del III secolo
Dopo la morte di Marco Aurelio nel 180 d.C., l'Impero entrò in un periodo di crisi caratterizzato da instabilità politica, pressioni economiche e militari, e una crescente oppressione fiscale
Diocleziano divise l'Impero in quattro parti governate da co-imperatori, nella cosiddetta tetrarchia, per affrontare la crisi dell'Impero
Diocleziano separò i poteri civili e militari per migliorare l'efficienza del governo
Nonostante le riforme di Diocleziano, l'Impero continuò a lottare con difficoltà economiche e il Cristianesimo crebbe in influenza, portando a tensioni interne e alla necessità di stabilire dottrine cristiane ufficiali