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Il Tempio di Artemide a Corfù, esempio di scultura greca arcaica, presenta nel frontone occidentale la Gorgone Medusa e figure mitologiche come Pegaso e Crisaore. Le decorazioni scultoree dei templi greci, ricche di simbolismo e storie mitologiche, riflettono l'evoluzione artistica e architettonica dall'epoca arcaica fino allo stile ionico, come dimostra l'Heráion di Samo.
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Il frontone occidentale del Tempio di Artemide a Corfù rappresenta un importante esempio di scultura greca arcaica, con un gruppo di figure in marmo che illustrano miti fondativi della cultura greca
Gorgone Medusa
La figura centrale del frontone è la Gorgone Medusa, raffigurata con uno stile arcaico che enfatizza forme geometriche e dettagli come i serpenti annodati tra le trecce e la lingua protesa
Altre figure
Accanto a Medusa si trovano le figure di Pegaso e Crisaore, generati dal suo sangue al momento della sua decapitazione ad opera di Perseo, e altre figure minori come Zeus che combatte un Gigante e la morte di Priamo
Le immagini del frontone avevano una funzione apotropaica, cioè servivano a proteggere il luogo sacro da forze negative
Le decorazioni scultoree erano elementi essenziali nell'architettura dei templi greci, servendo sia a raccontare storie mitologiche sia a glorificare le divinità
A partire dal VI secolo a.C., si assiste a un'ampia diffusione di bassorilievi e sculture a tutto tondo nei frontoni e nei fregi dei templi, inizialmente realizzati in terracotta e poi in pietra e marmo
Fregio dorico e ionico
Il fregio dorico si caratterizzava per l'alternanza di metope e triglifi, mentre il fregio ionico si estendeva lungo la fascia superiore della trabeazione
Colori vivaci
Le sculture venivano dipinte con colori vivaci, con le metope spesso evidenziate da contrasti cromatici e le figure frontonali che risaltavano su sfondi colorati
Acroteri e antefisse
Gli acroteri e le antefisse, collocati rispettivamente al vertice e alle estremità dei frontoni o come elementi decorativi dei tetti, completavano l'ornamentazione dei templi
La configurazione triangolare del frontone influenzava la disposizione e le proporzioni delle sculture che lo adornavano
Nell'epoca arcaica, le figure erano concepite come entità indipendenti, posizionate per riempire lo spazio senza sovrapposizioni o proporzioni realistiche
Tempio di Atena Afaia a Egina
Nel Tempio di Atena Afaia a Egina si osserva un ulteriore sviluppo, con sculture che mostrano una maggiore interazione e dinamismo, segnando un passo verso un maggiore realismo e coesione compositiva
Vitruvio, architetto e scrittore romano, nel suo trattato "De architectura" classificò i templi greci in diverse tipologie, come il tempio in antis, il tempio pròstilo, il tempio anfipròstilo, il tempio periptero, il tempio diptero e il tempio a tholos
Il numero di colonne nel prònao poteva ulteriormente definire la tipologia del tempio, come nel caso del Partenone che è un tempio periptero octastilo
L'architettura templare greca era governata da un insieme di regole che assicuravano armonia e proporzionalità tra le parti, seguendo i tre ordini architettonici di Vitruvio: dorico, ionico e corinzio