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L'ingresso di Giuseppe Garibaldi a Napoli il 7 settembre 1860 segna un momento cruciale per l'Italia, con la fine del dominio borbonico e l'avvio dell'unificazione nazionale. La campagna dei Mille, iniziata a maggio, e il plebiscito di ottobre che sancisce l'annessione al Regno di Sardegna, sono passaggi fondamentali verso la nascita del Regno d'Italia.
Garibaldi e i suoi volontari sbarcano a Marsala il 11 maggio 1860 con l'obiettivo di liberare il Regno delle Due Sicilie dal dominio borbonico
Il ruolo di Vittorio Emanuele II
Garibaldi proclama se stesso dittatore della Sicilia in nome di Vittorio Emanuele II di Savoia
Dopo aver conquistato Palermo il 27 maggio, Garibaldi forma un governo provvisorio guidato da Francesco Crispi e inizia a implementare riforme sociali e politiche
Pur non condividendo completamente l'approccio di Garibaldi, il Primo Ministro Camillo Benso, conte di Cavour, comprende l'importanza strategica delle sue azioni per l'unificazione italiana sotto la corona sabauda
Dopo la conquista di Napoli, un plebiscito tenutosi nell'ottobre 1860 conferma l'annessione del Mezzogiorno al Regno di Sardegna con una schiacciante maggioranza dei votanti
Il 17 marzo 1861 viene proclamato il Regno d'Italia, ponendo fine all'esistenza del Regno delle Due Sicilie e portando all'unificazione nazionale sotto l'egida piemontese