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La filosofia di Arthur Schopenhauer rivela una realtà dominata da una volontà irrazionale, fonte di sofferenza. Attraverso l'ascesi e l'arte, propone una via di fuga dalla rappresentazione soggettiva del mondo, cercando una liberazione dalla volontà e un'esistenza più consapevole.
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La vita di Schopenhauer è stata segnata da un matrimonio di convenienza dei genitori, un rapporto difficile con loro e il suicidio del padre
Schopenhauer ha influenzato notevolmente pensatori come Nietzsche e Freud con la sua filosofia pessimistica
Schopenhauer ha avuto una rivalità intellettuale con Hegel durante il suo periodo di insegnamento all'Università di Berlino
Secondo Schopenhauer, la vita è dominata da una volontà irrazionale e cieca che porta sofferenza e dolore
Schopenhauer credeva che il mondo fosse una rappresentazione soggettiva modellata dalle categorie di spazio, tempo e dal principio di ragion sufficiente
Schopenhauer sosteneva che il "velo di Maya" fosse un'illusione che impedisce all'uomo di vedere la realtà ultima, il noumeno
L'etica di Schopenhauer si basa sulla compassione e sull'opposizione all'egoismo
La morale di Schopenhauer si articola in virtù cardinali, che promuovono la giustizia, e virtù teologali, che si esprimono nella carità
Schopenhauer credeva che l'ascesi fosse la risposta al dolore e alla sofferenza, un percorso di negazione della volontà di vivere
Schopenhauer era critico nei confronti dell'ottimismo sociale e delle concezioni che ritraggono l'uomo come intrinsecamente buono
Schopenhauer vedeva la storia come un susseguirsi di eventi ripetitivi senza un reale avanzamento verso una comprensione più profonda dell'esistenza umana
Schopenhauer considerava l'amore come un'illusione e il piacere come una temporanea cessazione del dolore, in un ciclo incessante di sofferenza e noia