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La disputa tra Achille e Agamennone durante l'assedio di Troia

La peste nel campo acheo e il confronto tra Achille e Agamennone sono eventi centrali dell'Iliade. La pestilenza divina e l'arroganza di Agamennone scatenano l'ira di Achille, portando al suo ritiro dalla guerra e prefigurando difficoltà per gli Achei.

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1

Causa pestilenza campo greco

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Ira Apollo per offesa Agamennone

2

Ruolo di Calcante

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Indovino rivela causa ira divina dopo promessa protezione Achille

3

Reazione temuta da Calcante

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Ritorsione Agamennone per rivelazione offesa a Apollo

4

Per calmare l'ira di ______, si consiglia di liberare ______ e di compiere un ______ al dio.

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Apollo Criseide sacrificio

5

Conseguenza della critica di Achille ad Agamennone

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Agamennone minaccia di prendere il premio di Achille o di altri eroi come compensazione.

6

Risposta di Achille alle minacce di Agamennone

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Achille valuta di abbandonare la guerra e tornare in patria.

7

Quando sta per attaccare ______, Achille viene calmato da ______, che gli consiglia di limitarsi agli insulti.

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Agamennone Atena

8

______ promette ad Achille che la sua ______ sarà premiata con onori maggiori in seguito.

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Atena pazienza

9

Achille prevede che i ______ sentiranno la mancanza del suo sostegno durante le ______.

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Greci battaglie

10

Conseguenze del ritiro di Achille

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Senza Achille, l'esercito greco perde il suo guerriero più forte, prefigurando sconfitte.

11

Motivo del ritiro di Achille

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Achille si ritira perché si sente disonorato da Agamennone che gli ha tolto Briseide.

12

Effetto dell'ira di Achille sull'esercito greco

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L'ira di Achille causa disunità e demoralizzazione tra i guerrieri greci.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La peste nel campo acheo e la convocazione dell'assemblea da Achille

Nel campo greco, durante l'assedio di Troia, una devastante pestilenza, inviata dal dio Apollo, colpisce i guerrieri achei causando numerose vittime. Achille, il più valoroso tra gli Achei, prende l'iniziativa di convocare un'assemblea per discutere la crisi e trovare una soluzione. Egli propone di interrogare un indovino per scoprire le cause dell'ira di Apollo. Calcante, l'indovino, accetta di rivelare la verità ma solo dopo aver ottenuto da Achille la promessa di protezione, temendo le reazioni di Agamennone, il comandante in capo, responsabile dell'offesa al dio.
Guerrigieri in armature di bronzo discutono animatamente in un accampamento militare, con tende, trono di pietra e mura di città in lontananza.

L'accusa di Calcante e la reazione di Agamennone

Calcante, protetto da Achille, rivela che la causa della pestilenza è l'offesa di Agamennone nei confronti di Crise, sacerdote di Apollo, per non aver restituito sua figlia Criseide. Per placare la collera divina, suggerisce di rilasciare la ragazza e di offrire un sacrificio al dio. Agamennone, irritato dalla prospettiva di perdere Criseide, che considera un trofeo di guerra, reagisce con rabbia e riluttanza, mostrando un atteggiamento arrogante e autoritario.

Il confronto tra Achille e Agamennone e la minaccia di Achille di ritirarsi

La tensione si acuisce quando Achille critica Agamennone per la sua avarizia e suggerisce che i Greci dovrebbero offrirgli un altro premio in cambio della restituzione di Criseide. Agamennone, però, rifiuta di cedere senza una compensazione e minaccia di appropriarsi del premio di Achille o di altri eroi. Questo scambio di accuse porta Achille a considerare l'abbandono della guerra e il ritorno in patria, mentre Agamennone sostiene che la sua presenza non è essenziale alla vittoria.

L'intervento di Atena e il giuramento di Achille

Nel momento in cui Achille sta per attaccare Agamennone, Atena, inviata da Era, appare per calmare la sua ira. La dea gli consiglia di trattenersi dall'aggressione fisica e di limitarsi a insultare verbalmente il comandante. Atena promette a Achille che la sua pazienza sarà ricompensata con onori triplicati in futuro. Achille accetta il consiglio divino e rinuncia allo scontro armato, ma giura che Agamennone si pentirà di aver disprezzato il più valoroso dei guerrieri achei, prevedendo che i Greci sentiranno la mancanza del suo aiuto in battaglia.

La decisione di Agamennone e le sue conseguenze

La disputa si risolve con Agamennone che accetta di restituire Criseide per placare il dio Apollo, ma in segno di autorità, decide di prendere Briseide, la donna assegnata ad Achille, come compensazione. Questa azione, che dimostra arroganza e mancanza di rispetto, acuisce il conflitto tra i due capi e prefigura conseguenze negative per l'esercito greco. Achille, sentendosi tradito e disonorato, si ritira dal combattimento, un evento che lascia presagire difficoltà future per gli Achei, privati del loro guerriero più potente.