L'arte greca ha esercitato un'influenza significativa sull'arte romana, in particolare dopo il saccheggio di Siracusa nel 211 a.C. Opere d'arte, denominate 'ornamenta', furono trasferite a Roma, arricchendo il patrimonio culturale e diventando simbolo di potere e prestigio. La loro esposizione pubblica o privata e la conservazione nel tempo riflettono l'evoluzione del rapporto tra arte e società nella Roma antica.
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Marcello conquista Siracusa e trasferisce le opere d'arte greche a Roma
Le opere d'arte greche vengono trasferite a Roma dal tempio di Honos e Virtus
I Romani iniziano ad ammirare e ad appropriarsi della cultura artistica greca dopo il trasferimento delle opere d'arte a Roma
I generali romani accumulano opere d'arte greche durante le conquiste
Le opere d'arte greche vengono esposte in processioni trionfali e collocate in edifici pubblici grazie al bottino
In età imperiale, i capolavori greci giungono a Roma principalmente attraverso acquisti o saccheggi meno frequenti, riducendo la pratica di spoliazione
Le opere d'arte greche vengono scelte e collocate a Roma in base a criteri di congruenza e decoro
Il termine "ornamenta" si riferisce a elementi decorativi utilizzati per abbellire luoghi pubblici
Vitruvio e Cicerone sottolineano l'importanza di selezionare opere adatte al contesto e di artisti rinomati