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Il Rinascimento fiammingo segna un'epoca di rinascita artistica nelle Fiandre, con maestri come Jan van Eyck che rivoluzionano la pittura con tecniche innovative come l'uso dell'olio. Opere come il Polittico dell'Agnello mistico riflettono la prosperità economica e il dinamismo culturale del XV secolo, influenzando l'arte successiva con una nuova concezione di spazio e realismo.
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Il Rinascimento fiammingo si sviluppò nel XV secolo, in parallelo al Rinascimento italiano
Jan van Eyck
Jan van Eyck è considerato uno dei massimi esponenti del Rinascimento fiammingo, grazie al suo capolavoro, il Polittico dell'Agnello mistico
Rogier van der Weyden
Rogier van der Weyden è un altro importante artista fiammingo del Rinascimento, noto per la sua precisione nei dettagli e la sua resa ottica
Le Fiandre conobbero un periodo di grande prosperità economica grazie al loro ruolo centrale nel commercio e nella produzione tessile
La borghesia delle Fiandre, attratta dalla prosperità economica, divenne una importante committenza artistica durante il Rinascimento fiammingo
La corte dei duchi di Borgogna si trasformò in un importante centro culturale, dove sia l'aristocrazia che la borghesia commissionavano opere d'arte per affermare il loro status sociale
Il Polittico dell'Agnello mistico fu commissionato dal mecenate Josse Vijd per la cappella di famiglia nella Cattedrale di San Bavone a Gand, riflettendo i principi del Rinascimento fiammingo
Jan van Eyck utilizzò la tecnica della pittura a olio, perfezionata e diffusa dai maestri fiamminghi, che consentiva una maggiore precisione nei dettagli e una resa più realistica delle scene dipinte
Il Polittico dell'Agnello mistico si distingue per la sua ricchezza di dettagli e simbolismi, riflettendo la concezione fiamminga dello spazio e della figura umana, che va oltre la semplice rappresentazione fisica