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La filosofia di Arthur Schopenhauer

La volontà in Schopenhauer è il principio metafisico che governa la realtà, manifestandosi dalla materia inorganica agli esseri umani. Questa forza irrazionale, causa di dolore e conflitto, può essere trascendente attraverso l'arte e l'ascesi.

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1

Natura della volontà secondo Schopenhauer

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Forza metafisica onnipresente, motore dell'esistenza, spinge all'autoconservazione.

2

Volontà di vivere

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Manifestazione della volontà in ogni forma di vita, ricerca incessante dell'affermazione di sé.

3

Rapporto volontà-fenomeni

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La volontà è il noumeno kantiano, causa inaccessibile ai sensi dei fenomeni percepibili.

4

Per ______, la forza universale che si manifesta in forme diverse è alla base di fenomeni come la ______ e il ______.

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Schopenhauer gravità magnetismo

5

Nel regno ______ e in quello , Schopenhauer nota una tendenza all'.

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vegetale inorganico autoconservazione

6

Concetto di 'idee' in Schopenhauer

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Le 'idee' sono le forme in cui la volontà si oggettiva, espressioni diverse della stessa volontà.

7

Analogia tra 'idee' schopenhaueriane e archetipi platonici

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Entrambi rappresentano modelli primordiali; le 'idee' però sono immanenti nella volontà, non trascendenti.

8

Gerarchia delle 'idee' secondo Schopenhauer

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Organizzate da forme semplici inorganiche a complesse forme di vita umana, indicando livelli crescenti di manifestazione della volontà.

9

Secondo Schopenhauer, la ______, essendo un noumeno, si trova al di là dell'ambito della ______.

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volontà ragione

10

La visione di Schopenhauer sull'esistenza è ______ a causa della lotta per la ______ che domina il mondo naturale.

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pessimistica sopravvivenza

11

Ruolo dell'intelletto nella sofferenza umana

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L'intelletto aumenta la consapevolezza della mancanza e del dolore, aggravando la sofferenza.

12

Natura del piacere secondo Schopenhauer

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Il piacere è solo assenza temporanea di dolore, non uno stato positivo duraturo.

13

A differenza di ______, che interpreta la storia come un processo razionale, ______ la vede come una serie di eventi ripetitivi e senza scopo.

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Hegel Schopenhauer

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Volontà come Principio Metafisico in Schopenhauer

Arthur Schopenhauer, nella sua opera principale "Il mondo come volontà e rappresentazione", sostiene che la volontà è il principio fondamentale della realtà. Questa volontà non è semplicemente un'attitudine umana, ma una forza metafisica che permea ogni aspetto dell'esistenza, definita come "volontà di vivere". Schopenhauer la considera il noumeno kantiano, ovvero ciò che sta alla base dei fenomeni ma che non può essere conosciuto attraverso l'esperienza sensibile. La volontà di vivere si manifesta in ogni forma di esistenza, dalla materia inorganica agli esseri umani, e si caratterizza per la sua incessante spinta verso l'autoconservazione e l'autoaffermazione.
Paesaggio naturale con ruota di pietra erosa, albero spoglio e figura umana seduta, sotto un cielo nuvoloso.

Le Manifestazioni della Volontà nella Natura

Secondo Schopenhauer, la volontà di vivere si manifesta nel mondo fenomenico attraverso una varietà di forme, dalle più semplici alle più complesse. Nel mondo animale, si esprime tramite gli istinti di sopravvivenza e riproduzione. Nel regno vegetale e in quello inorganico, si osserva una tendenza intrinseca all'autoconservazione. Questa forza universale è alla base di fenomeni come la gravità e il magnetismo, che, pur non essendo direttamente conoscibili, sono dedotti per spiegare comportamenti fisici osservabili. Schopenhauer intende così fornire una spiegazione metafisica che integri le descrizioni delle scienze naturali.

L'Unità della Volontà e la Sua Articolazione nelle Idee

Schopenhauer risolve il paradosso dell'unicità della volontà di fronte alla diversità delle sue manifestazioni fenomeniche attraverso il concetto di "idee", che rappresentano le forme in cui la volontà si oggettiva. Queste idee sono analoghe agli archetipi platonici, ma per Schopenhauer non sono separate dalla volontà, bensì sono le sue diverse espressioni. Le idee sono organizzate in una gerarchia che va dalle forme più semplici della natura inorganica fino alle forme più complesse della vita umana, che rappresentano il livello più elevato di manifestazione della volontà.

L'Irrazionalità della Volontà e il Conflitto Esistenziale

La volontà, in quanto noumeno, è al di fuori del dominio della ragione e si manifesta in modo irrazionale e cieco, senza uno scopo finale se non quello di perpetuarsi. Questa incessante spinta all'autoaffermazione si traduce in una lotta per la sopravvivenza che permea il mondo naturale, portando a una visione pessimistica dell'esistenza, caratterizzata da dolore e sofferenza. Schopenhauer vede la vita come una serie di conflitti e tragedie, dove ogni entità è in competizione con le altre per la propria sopravvivenza.

La Condizione Umana: Tra Dolore e Noia

Schopenhauer analizza la condizione umana, sottolineando come la consapevolezza e l'intelletto aggravino la sofferenza dell'uomo. Il desiderio, essendo uno stato di mancanza, porta inevitabilmente al dolore, e il piacere, inteso come momentanea assenza di dolore, è transitorio e lascia spazio alla noia. La vita umana è quindi descritta come un'alternanza tra dolore e noia, un ciclo senza scopo o progresso, dove la felicità è un'illusione e la realizzazione personale è inafferrabile.

Critica a Hegel e Vie di Liberazione dalla Volontà

Schopenhauer si contrappone nettamente alla filosofia di Hegel, che vede la storia come un processo razionale e progressivo. Per Schopenhauer, la storia è piuttosto una serie di eventi ripetitivi e senza scopo. Nella sua opera, propone vie di liberazione dalla volontà e dal dolore che ne consegue, attraverso l'arte, l'ascesi e la negazione della volontà di vivere. Questi percorsi offrono una forma di redenzione e di pace interiore, permettendo all'individuo di trascendere la sofferenza intrinseca alla condizione umana.