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La caduta del fascismo in Italia e l'ascesa della Repubblica segnano una svolta storica. Dalla destituzione di Mussolini al governo Badoglio, dall'armistizio di Cassibile alla guerra civile e la Resistenza, fino alla proclamazione repubblicana e l'elezione di De Nicola e Einaudi.
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Durante la seduta del Gran Consiglio del Fascismo del 25 luglio 1943, viene approvato l'ordine del giorno di Dino Grandi che sfiducia Mussolini e ne chiede la sostituzione come capo del governo
Dopo la destituzione di Mussolini da parte del re Vittorio Emanuele III, il Maresciallo Pietro Badoglio viene nominato come nuovo capo del governo e forma un governo militare
Durante i "quarantacinque giorni" del governo Badoglio, l'Italia mantiene ufficialmente l'alleanza con la Germania nazista, ma avvia contemporaneamente trattative segrete con gli Alleati per concordare l'uscita dal conflitto mondiale
Il 3 settembre 1943, l'Italia firma l'armistizio con gli Alleati a Cassibile, ma l'annuncio viene posticipato al 8 settembre per consentire alle truppe alleate di avanzare nel Sud Italia
Dopo l'annuncio dell'armistizio, la Germania occupa rapidamente il Nord e il Centro Italia, cattura Mussolini e istituisce la Repubblica Sociale Italiana (RSI) come stato fantoccio sotto il suo controllo
Il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) collabora con il governo Badoglio per coordinare la lotta di liberazione, che porta alla formazione del primo governo di unità nazionale il 21 aprile 1944
Dopo la liberazione di Roma e l'insurrezione generale del 25 aprile 1945, la Repubblica Sociale Italiana cade e Mussolini viene catturato e fucilato, mentre il principe Umberto II di Savoia lascia il paese e viene eletto Luigi Einaudi come primo presidente della Repubblica Italiana nel maggio 1948