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La vita e la carriera di Rita Levi-Montalcini

Rita Levi-Montalcini, neurologa e senatrice italiana, ha lasciato un segno indelebile nella scienza con la scoperta del Nerve Growth Factor (NGF). Il suo lavoro ha aperto nuove strade nella comprensione e nel trattamento di malattie neurodegenerative, e il suo impegno sociale ha promosso l'istruzione e l'emancipazione femminile, specialmente in Africa.

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1

La nota neurologa e senatrice a vita, ______, nacque il ______ a ______ in una famiglia ebraica.

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Rita Levi-Montalcini 22 aprile 1909 Torino

2

Nonostante le restrizioni dell'epoca, Rita iniziò gli studi universitari a ______ nel ______, spinta dal desiderio di studiare le malattie ______.

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Torino 1930 neurologiche

3

Rita si laureò in ______ e ______ nel ______, emergendo per le sue eccezionali capacità accademiche.

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Medicina Chirurgia 1936

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Collaborazione Levi-Montalcini e Cohen

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Rita Levi-Montalcini e Stanley Cohen collaborarono negli USA nel 1952 per identificare il NGF, essenziale per i neuroni.

5

Influenza fattori esterni sul sistema nervoso

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Lo sviluppo del sistema nervoso è influenzato non solo dalla genetica, ma anche da fattori ambientali, come dimostrato dal NGF.

6

Premio Nobel per la Medicina 1986

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Rita Levi-Montalcini e Stanley Cohen ricevettero il Nobel per la Medicina nel 1986 per la scoperta del NGF.

7

Dopo un periodo negli , Rita Levi-Montalcini tornò in Italia negli anni '60 per dirigere l' di Biologia Cellulare del CNR.

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Stati Uniti Istituto

8

Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus - Anno di fondazione

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Fondata nel 2001 per promuovere istruzione e emancipazione femminile in Africa.

9

Obiettivo principale della Fondazione Levi-Montalcini

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Promuovere l'educazione come diritto fondamentale e strumento di sviluppo.

10

Rita Levi-Montalcini è deceduta il ______ ______ all'età di ______ anni, lasciando un'eredità di dedizione alla scienza.

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30 dicembre 2012 103

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La vita e la carriera di Rita Levi-Montalcini

Rita Levi-Montalcini, illustre neurologa e senatrice a vita italiana, nacque il 22 aprile 1909 a Torino, in una famiglia di origine ebraica. Contravvenendo alle aspettative sociali dell'epoca, che vedevano le donne lontane dalle carriere scientifiche, Rita si iscrisse all'Università di Torino nel 1930, motivata dal desiderio di comprendere le malattie neurologiche dopo la morte della sua governante, colpita da un tumore. Si laureò in Medicina e Chirurgia nel 1936, distinguendosi per il suo brillante percorso accademico. Nonostante le leggi razziali fasciste del 1938 che le impedirono di proseguire la carriera accademica in Italia, continuò a studiare e a condurre ricerche in un laboratorio allestito nella sua abitazione, sotto la guida del suo mentore, il professor Giuseppe Levi.
Laboratorio scientifico illuminato con microscopio elettronico grigio, provette colorate su supporto e figura umana in camice che esamina un campione.

Contributi scientifici e scoperta dell'NGF

La ricerca di Rita Levi-Montalcini la portò a collaborare con il biochimico Stanley Cohen negli Stati Uniti, dove nel 1952 identificarono il Nerve Growth Factor (NGF), una proteina fondamentale per la crescita e la sopravvivenza dei neuroni. Questa scoperta rivoluzionò la comprensione del sistema nervoso, dimostrando che il suo sviluppo non è solo geneticamente determinato, ma anche influenzato da fattori esterni. Il loro lavoro fornì nuovi strumenti per lo studio di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Per il suo contributo alla neurobiologia, Rita Levi-Montalcini ricevette il Premio Nobel per la Medicina nel 1986, condiviso con Stanley Cohen.

La carriera accademica e il ritorno in Italia

Dopo aver lavorato per molti anni negli Stati Uniti, dove ottenne la cattedra di Neurobiologia all'Università di Washington a Saint Louis, Rita Levi-Montalcini fece ritorno in Italia negli anni '60. Qui assunse la direzione dell'Istituto di Biologia Cellulare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e del centro di ricerca in neurobiologia all'Istituto Superiore di Sanità. Nonostante le difficoltà finanziarie e burocratiche, continuò a promuovere la ricerca scientifica e a sostenere giovani ricercatori, contribuendo significativamente al progresso della neuroscienza in Italia.

Impegno sociale e fondazione della sua organizzazione

Rita Levi-Montalcini non si limitò al campo scientifico, ma si impegnò attivamente in questioni sociali, sostenendo la legge sull'aborto in Italia negli anni '70 e fondando nel 2001 la Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus. L'organizzazione si dedica a promuovere l'istruzione e l'emancipazione delle donne in Africa, basandosi sulla convinzione che l'educazione sia un diritto fondamentale e uno strumento cruciale per lo sviluppo sociale ed economico.

Ultimi anni e lascito di Rita Levi-Montalcini

Rita Levi-Montalcini continuò a lavorare con passione nonostante l'avanzare dell'età e i problemi di salute, come la maculopatia che la colpì negli ultimi anni della sua vita. Nel 2002 inaugurò l'European Brain Research Institute (EBRI) a Roma, dimostrando il suo impegno ininterrotto per la ricerca neuroscientifica. Si spense il 30 dicembre 2012 all'età di 103 anni, lasciando un'eredità di dedizione alla scienza, al progresso sociale e all'empowerment femminile. La sua vita è stata un esempio di come la perseveranza e l'impegno possano superare gli ostacoli, ispirando innumerevoli persone a perseguire la conoscenza e a lottare per l'uguaglianza.