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La Battaglia del Lago Regillo fu un momento cruciale per la Repubblica Romana, segnando la fine delle pretese dei Tarquini e il consolidamento dell'aristocrazia. Il successivo Tempio dei Dioscuri, dedicato a Castore e Polluce, testimonia l'evoluzione architettonica e artistica di Roma, con influenze greche e temi mitologici che riflettono la cultura dell'epoca.
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La battaglia del Lago Regillo fu combattuta intorno al 499 a.C. o 496 a.C. tra Romani, Latini e gli esuli Tarquini
La vittoria dei Romani segnò il consolidamento dell'aristocrazia repubblicana e la fine delle pretese al trono di Roma dei Tarquini
La cavalleria, composta principalmente da membri dell'aristocrazia, ebbe un ruolo fondamentale nella battaglia del Lago Regillo
Il Tempio dei Dioscuri fu eretto dopo la battaglia del Lago Regillo e ricostruito sotto l'imperatore Tiberio nel I secolo d.C
Il tempio originale presentava un alto podio e una tripartizione interna delle celle, tipica dell'architettura templare etrusco-laziale dell'epoca
Il Tempio dei Dioscuri era noto per la sua ricca decorazione artistica, che includeva elementi tipici dell'arte decorativa del tempo e rifletteva l'influenza della cultura e dell'arte greca
Le decorazioni del tempio, spesso basate su temi mitologici greci, servivano a rafforzare l'ideologia del dominio romano e a proiettare l'ordine divino nell'ordine sociale e politico della Repubblica
A Satrico, un'antica città del Lazio, è stata ritrovata un'iscrizione che menziona un tempio eretto durante un periodo di conflitti e riconquista del Lazio meridionale
Il Tempio di Satrico ospitava opere d'arte di notevole importanza, tra cui sculture che rappresentavano la gigantomachia, simbolo della vittoria dell'ordine divino sull'anarchia rappresentata dai giganti
Le sculture del Tempio di Satrico, contemporanee a quelle del Tempio dei Dioscuri, dimostrano come i miti greci venissero adottati e adattati nel contesto culturale etrusco-laziale