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La ricerca sulle cellule staminali

La ricerca sulle cellule staminali, iniziata nel XIX secolo, ha portato alla scoperta di tipi come le pluripotenti e quelle somatiche. Queste cellule hanno applicazioni terapeutiche in malattie neurodegenerative, metaboliche e muscolari, e sono al centro di dibattiti bioetici e religiosi. Le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSc) offrono nuove prospettive senza i problemi etici delle embrionali.

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1

Significato di 'Stammzelle'

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Termine tedesco per 'cellula staminale', usato da Haeckel per indicare il progenitore unicellulare degli organismi multicellulari.

2

Teoria della continuità del germoplasma

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Teoria di Weismann che spiega come il DNA nelle cellule germinali trasmetta i tratti ereditari tra generazioni.

3

Contributo di Pappenheim all'ematopoiesi

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Pappenheim ha esteso il concetto di cellula staminale al processo di formazione delle cellule del sangue.

4

Le cellule staminali hanno la capacità di ______ e di trasformarsi in diversi tipi di cellule.

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auto-rinnovarsi

5

Le cellule staminali ______ possono svilupparsi in quasi tutti i tipi cellulari dell'organismo.

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embrionali

6

Le cellule staminali ______ si trovano in specifici tessuti dell'organismo adulto.

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somatiche

7

Le cellule staminali adulte sono considerate meno problematiche dal punto di vista ______ rispetto a quelle embrionali.

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etico

8

La raccolta delle cellule staminali adulte non comporta la ______ di embrioni.

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distruzione

9

Potenziale terapeutico delle cellule staminali

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Trattamento di malattie neurodegenerative, metaboliche e muscolari come Parkinson, Alzheimer, diabete e distrofie.

10

Tecnica di trapianto autologo

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Uso di cellule staminali del paziente per ridurre il rischio di rigetto immunologico.

11

Rigetto immunologico nei trapianti

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Reazione del sistema immunitario contro il tessuto trapiantato; prevenibile con trapianto autologo di cellule staminali.

12

Il ______ bioetico riguarda principalmente l'impiego delle ______ ______ embrionali.

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dibattito cellule staminali

13

Alcune visioni ______ sono a favore dell'uso degli embrioni ______ per la ricerca.

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laiche soprannumerari

14

Le ______ religiose differiscono notevolmente: il ______ ha diverse opinioni, l'______ è tendenzialmente permessivo, e in ______ la Halakhah non attribuisce uno status legale pieno agli embrioni in vitro.

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opinioni protestantesimo ebraismo Israele

15

Scoperta delle iPSc

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Shinya Yamanaka, 2006, cellule adulte riprogrammate in stato pluripotente.

16

Vantaggi etici delle iPSc

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Evitano problemi etici delle staminali embrionali, non richiedono embrioni.

17

Applicazioni terapeutiche delle iPSc

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Potenziale per generare neuroni, trattare Alzheimer e SLA, ancora in fase sperimentale.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Origini e sviluppo della ricerca sulle cellule staminali

La ricerca sulle cellule staminali ha inizio nel tardo XIX secolo, quando il biologo tedesco Ernst Haeckel, nel 1877, utilizzò per la prima volta il termine "Stammzelle" (cellula staminale) per descrivere il progenitore unicellulare da cui derivano tutti gli organismi multicellulari. Questa cellula, risultato della fecondazione e quindi con contributi genetici sia materni che paterni, rappresenta il punto di partenza per lo sviluppo di tutte le cellule specializzate di un organismo. Nel corso degli anni, la teoria della continuità del germoplasma di August Weismann ha posto le basi per comprendere come il DNA nelle cellule germinali trasmetta i tratti ereditari attraverso le generazioni. Successivamente, i lavori di Theodor Boveri e Valentin Haecker hanno permesso di identificare le prime cellule germinali, mentre Artur Pappenheim ha esteso il concetto di cellula staminale all'ematopoiesi, il processo di formazione delle cellule del sangue.
Microscopio elettronico in laboratorio di ricerca biomedica con provette colorate su tavolo bianco e braccio guantato che regola la messa a fuoco.

Caratteristiche e tipologie delle cellule staminali

Le cellule staminali sono caratterizzate dalla loro capacità di auto-rinnovarsi per periodi prolungati e dalla loro potenzialità di differenziarsi in una varietà di tipi cellulari. Esistono principalmente due categorie: le cellule staminali embrionali, che sono pluripotenti e possono dare origine a quasi tutti i tipi cellulari dell'organismo, e le cellule staminali somatiche o adulte, che sono multipotenti e si trovano in specifici tessuti dell'organismo adulto. Le cellule staminali adulte, a differenza di quelle embrionali, sono generalmente considerate meno problematiche dal punto di vista etico, in quanto la loro raccolta non implica la distruzione di embrioni.

Fonti e applicazioni delle cellule staminali

Le cellule staminali possono essere isolate da varie fonti, inclusa la massa cellulare interna di embrioni allo stadio di blastocisti, tessuti embrionali e fetali, sangue del cordone ombelicale e tessuti adulti. Queste cellule hanno un vasto potenziale terapeutico, con applicazioni che vanno dal trattamento di malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e l'Alzheimer, a condizioni metaboliche come il diabete, fino a patologie muscolari come le distrofie. Inoltre, le cellule staminali sono fondamentali per lo sviluppo di tecniche di trapianto autologo, che riducono il rischio di rigetto immunologico.

Dibattito bioetico e posizioni religiose sulle cellule staminali

Il dibattito bioetico sulle cellule staminali si concentra soprattutto sull'uso delle cellule staminali embrionali. La Chiesa cattolica le considera inaccettabili dal punto di vista morale, poiché l'embrione è visto come un individuo umano con pieno diritto alla vita fin dal momento del concepimento. Al contrario, molte posizioni laiche sostengono l'utilizzo degli embrioni soprannumerari per la ricerca scientifica. Le opinioni religiose variano ampiamente: il protestantesimo mostra un ampio spettro di posizioni, l'ebraismo è generalmente permissivo, e in Israele la legge ebraica (Halakhah) non conferisce uno status giuridico pieno agli embrioni prodotti in vitro.

Cellule staminali pluripotenti indotte (iPSc) e prospettive future

Le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSc) sono state scoperte da Shinya Yamanaka nel 2006 e rappresentano una svolta nella ricerca sulle cellule staminali. Queste cellule sono ottenute riprogrammando cellule somatiche adulte per riportarle a uno stato pluripotente, simile a quello delle cellule staminali embrionali, ma senza i problemi etici connessi. Le iPSc hanno mostrato il potenziale per generare neuroni funzionanti e altri tipi cellulari per il trattamento di malattie come l'Alzheimer e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Nonostante l'entusiasmo iniziale, la ricerca sulle iPSc è ancora in fase sperimentale e sono necessari ulteriori studi per assicurare la sicurezza e l'efficacia delle terapie basate su queste cellule.