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Il Risorgimento e l'unificazione italiana

Il Risorgimento italiano fu un periodo cruciale che portò all'unificazione della penisola sotto il Regno d'Italia nel 1861. Protagonisti come Mazzini, Garibaldi e Cavour furono fondamentali in questo processo, che vide insurrezioni, guerre di indipendenza e la nascita di una nazione.

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1

Il ______ è il movimento che portò all'unione dell'Italia, culminando con la nascita del Regno d'Italia il ______ ______.

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Risorgimento 17 marzo 1861

2

Statuto Albertino

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Costituzione concessa da Carlo Alberto nel 1848, liberale ma conservatrice, con potere sovrano su nomina ministri e voto censitario.

3

Abdicazione di Carlo Alberto

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Dopo la sconfitta nella Prima Guerra di Indipendenza, Carlo Alberto abdica nel 1849, succede Vittorio Emanuele II.

4

Vittorio Emanuele II

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Figlio di Carlo Alberto, gli succede al trono nel 1849, diventerà il primo re dell'Italia unita.

5

Il ______ ______, noto per il suo ruolo nel Risorgimento, era il primo ministro del ______ di ______.

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Camillo Benso conte di Cavour Regno Sardegna

6

Per favorire l'unità italiana, ______ strinse gli ______ di ______ con la Francia, che aiutò durante la Seconda Guerra di ______.

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Cavour Accordi Plombières Indipendenza

7

Spedizione dei Mille - Data

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1860

8

Incontro a Teano - Conseguenza

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Garibaldi consegna i territori liberati al Regno di Sardegna.

9

Preoccupazioni di Cavour e Vittorio Emanuele II

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Possibile intervento francese e secessione meridionale.

10

Nel ______, l'Italia si alleò con la Prussia per combattere contro l'Austria nella Terza Guerra di ______.

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1866 Indipendenza

11

Brigantaggio post-unitario

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Rivolta meridionale contro governo centrale, simbolo del malcontento e della frattura sociale.

12

Destra Storica

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Primo governo unitario, politica moderata ed elitaria, distante dalle esigenze popolari.

13

Questione Romana

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Conflitto Stato italiano-Papato per Roma, risolto nel 1870 con l'annessione della città.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Leonardo da Vinci e il suo ruolo nel Rinascimento

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Il Risorgimento e la Nascita dell'Italia Unita

Il Risorgimento rappresenta il periodo storico che condusse all'unificazione della penisola italiana, culminando con la proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861. Tra i protagonisti di questo processo vi furono Giuseppe Mazzini, fondatore del movimento "Giovane Italia", e Giuseppe Garibaldi, noto come l'eroe dei due mondi. Mazzini, ispirato dai principi del romanticismo e del nazionalismo, promosse l'idea di un'Italia libera e unita, ma incontrò ostacoli a causa di insurrezioni fallite e della mancanza di un fronte politico unitario. Il Regno di Sardegna, sotto la guida della Casa Savoia e con il suo epicentro politico nel Piemonte, emerse come il principale artefice dell'unificazione, grazie anche alla visione politica di figure come Cavour e Vittorio Emanuele II.
Statua equestre in bianco e nero di uomo in uniforme militare su cavallo impennato a Roma, con struttura marmorea colonnata sullo sfondo.

La Prima Guerra di Indipendenza e lo Statuto Albertino

La Prima Guerra di Indipendenza, iniziata nel 1848 in concomitanza con la "Primavera dei Popoli" europea, vide l'Italia attraversata da moti rivoluzionari, inclusi quelli nel Regno delle Due Sicilie, dove si richiedeva una costituzione. Carlo Alberto di Savoia concesse lo Statuto Albertino, una costituzione di stampo liberale ma con forti connotazioni conservatrici, che manteneva il potere del sovrano nella nomina dei ministri e prevedeva un sistema elettorale basato sul censo. La guerra si concluse con la sconfitta delle forze italiane e l'abdicazione di Carlo Alberto, che lasciò il trono al figlio Vittorio Emanuele II, destinato a diventare il primo re dell'Italia unita.

Cavour e la Seconda Guerra di Indipendenza

Camillo Benso, conte di Cavour, fu una figura determinante del Risorgimento in qualità di primo ministro del Regno di Sardegna. Sostenitore del liberalismo politico ed economico, Cavour si impegnò nell'unificazione delle forze politiche e nella modernizzazione dello stato. Convinto che l'indipendenza italiana potesse essere conseguita solo con l'appoggio delle grandi potenze europee, Cavour portò il Regno di Sardegna a partecipare alla Guerra di Crimea per guadagnare visibilità internazionale. In seguito, attraverso gli Accordi di Plombières, ottenne il sostegno della Francia per la Seconda Guerra di Indipendenza, che portò alla liberazione della Lombardia e ad altre conquiste territoriali a scapito dell'Impero Austriaco.

L'Impresa di Garibaldi e l'Unificazione del Sud

Giuseppe Garibaldi, con la leggendaria spedizione dei Mille nel 1860, fu decisivo per l'unificazione del Mezzogiorno d'Italia. Sbarcato in Sicilia, ottenne il supporto di molteplici strati sociali, desiderosi di liberarsi dal giogo borbonico. Nonostante la sua natura di condottiero e non di politico, Garibaldi non riuscì a realizzare le riforme attese dalla popolazione. La sua avanzata verso il nord preoccupò Cavour e Vittorio Emanuele II, che temevano un intervento francese e la possibilità di una secessione meridionale. Garibaldi, in un incontro a Teano, accettò di consegnare i territori liberati al Regno di Sardegna, facilitando così l'unificazione nazionale.

La Terza Guerra di Indipendenza e la Conquista di Roma

La Terza Guerra di Indipendenza (1866) vide l'alleanza tra il Regno d'Italia, ormai proclamato, e la Prussia contro l'Austria. L'obiettivo italiano era l'annessione del Veneto, mentre la Prussia mirava a scardinare l'influenza austriaca nella Confederazione Tedesca. Nonostante le sconfitte italiane, la vittoria prussiana a Sadowa permise all'Italia di ottenere il Veneto attraverso il Trattato di Vienna. Infine, la caduta di Napoleone III nel 1870 durante la guerra franco-prussiana lasciò Roma senza protezione, consentendo all'Italia di annetterla nel 1870 e di farla diventare la capitale del Regno nel 1871.

Le Sfide Post-Unificazione e la Questione Romana

L'Italia unita si trovò di fronte a molteplici sfide, tra cui il consolidamento finanziario, l'integrazione di un territorio eterogeneo e la diversità linguistica e culturale. Il brigantaggio nel Sud rappresentò la manifestazione di un malcontento diffuso e di una frattura tra il governo centrale e le popolazioni locali. La Destra Storica, al potere dal 1861 al 1876, perseguì una politica moderata ma elitaria, spesso distante dalle necessità della popolazione. La Questione Romana, ovvero il conflitto tra lo Stato italiano e il Papato per il controllo di Roma, rimase irrisolta fino alla presa della città nel 1870, che segnò il completamento dell'unificazione nazionale.