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La modernità nel cinema e l'impatto della Nouvelle Vague negli anni '60 sono esemplificati da registi come Fellini, Antonioni e Godard. Questi autori hanno introdotto tecniche innovative, esplorando temi di alienazione e identità, e influenzando profondamente il linguaggio cinematografico.
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La modernità nel cinema si identifica con l'emergere di nuove forme espressive che si distaccano dalle convenzioni narrative classiche
La modernità nel cinema è caratterizzata da una maggiore enfasi sulla soggettività, che si manifesta attraverso l'uso di tecniche narrative sperimentali come la narrazione non lineare
La modernità nel cinema si caratterizza anche per un approccio più introspettivo e critico nei confronti della società, esplorando temi come l'alienazione, l'identità e la crisi esistenziale
Con la sua capacità di mescolare realtà e sogno, Federico Fellini ha contribuito a ridefinire il linguaggio cinematografico e a plasmare il concetto di modernità nel cinema
Michelangelo Antonioni, con la sua analisi dell'alienazione e della crisi di comunicazione nella società moderna, ha influenzato il concetto di modernità nel cinema con opere come "L'avventura"
La Nouvelle Vague, un movimento cinematografico nato alla fine degli anni '50, ha visto la partecipazione di giovani registi che hanno sperimentato con nuove tecniche di ripresa e narrativa, contribuendo alla modernità nel cinema
"L'avventura" (1960) di Michelangelo Antonioni è un film che ha segnato un punto di svolta nella storia del cinema per il suo approccio rivoluzionario alla narrazione e alla forma cinematografica
"À bout de souffle" (1960) di Jean-Luc Godard è considerato un manifesto della Nouvelle Vague francese, con il suo stile innovativo e anticonformista che ha sfidato le convenzioni narrative tradizionali