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La filosofia di Arthur Schopenhauer si basa sulla Volontà come essenza del reale, contrapponendosi all'idealismo di Hegel. La sua visione pessimistica della vita e il percorso verso la serenità sono esplorati attraverso l'arte, la compassione e l'ascesi.
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Il padre di Schopenhauer era un mercante e banchiere che lo indirizzò verso il commercio
La madre di Schopenhauer era una scrittrice che contribuì a formare il suo carattere e il suo pensiero critico
Dopo la morte del padre, Schopenhauer abbandona il commercio e si dedica alla filosofia
Schopenhauer studia presso l'Università di Gottinga, dove viene influenzato dalle idee di Fichte e Schleiermacher
A Berlino, Schopenhauer ascolta le lezioni di Fichte e Schleiermacher, che influenzano la sua formazione filosofica
La relazione tesa con la madre contribuisce a formare il carattere e il pensiero critico di Schopenhauer
Schopenhauer si oppone fermamente all'idealismo tedesco, considerando le idee di Hegel vuote e astratte
La filosofia di Schopenhauer, incentrata sulla nozione di volontà, si contrappone al razionalismo e all'ottimismo hegeliano
Schopenhauer tiene lezioni accademiche per contrastare l'influenza di Hegel, ma con scarso successo
Schopenhauer tiene lezioni nello stesso orario di Hegel per contrastare la sua influenza accademica
Nonostante i suoi sforzi, Schopenhauer non riesce a ottenere il successo sperato nella sua rivalità con Hegel
La critica di Schopenhauer all'idealismo contribuisce a plasmare il pensiero post-hegeliano e la sua filosofia ottiene ampio riconoscimento solo dopo la sua morte
Schopenhauer è influenzato dal concetto platonico di idee, che considera archetipi eterni e immutabili
Schopenhauer è influenzato dal Romanticismo, che enfatizza l'importanza dell'esperienza individuale e dell'irrazionale
L'esposizione di Schopenhauer alla filosofia orientale, in particolare induista e buddhista, lo porta a considerare concetti come il ciclo di desiderio e sofferenza e la liberazione da esso
Schopenhauer è influenzato dal Romanticismo, che enfatizza l'importanza dell'esperienza individuale e dell'irrazionale
L'esposizione di Schopenhauer alla filosofia orientale, in particolare induista e buddhista, lo porta a considerare concetti come il ciclo di desiderio e sofferenza e la liberazione da esso
Il criticismo di Kant ha un ruolo fondamentale nel pensiero di Schopenhauer, specialmente nella distinzione tra fenomeno e noumeno
Secondo Kant, i fenomeni sono le cose come appaiono attraverso i filtri della percezione e dell'intelletto, mentre i noumeni sono le cose in sé, inaccessibili alla conoscenza umana
Schopenhauer identifica il noumeno con la volontà, una forza cieca e irrazionale che sta alla base di ogni manifestazione del reale
La reinterpretazione di Schopenhauer della distinzione kantiana tra fenomeno e noumeno è fondamentale nella sua filosofia della volontà
Per Schopenhauer, la Volontà è il principio fondamentale e metafisico che sottende ogni aspetto della realtà
La Volontà si manifesta in forme diverse, dalle forze inanimate della natura agli impulsi degli esseri viventi
La Volontà si oggettiva nelle idee platoniche, che sono archetipi eterni e immutabili
La Volontà si esprime nella lotta incessante per la sopravvivenza e nella perpetua insoddisfazione degli esseri
La vita è caratterizzata da una serie di desideri insaziabili che portano inevitabilmente a sofferenza e dolore
Secondo Schopenhauer, la vita è un ciclo senza fine di volere e non volere, in cui la Volontà è sempre presente
Attraverso l'arte, l'individuo può trascendere il mondo fenomenico e contemplare le idee, sperimentando un momento di liberazione dal desiderio
La compassione, intesa come riconoscimento della sofferenza altrui, permette di superare l'egoismo e l'antagonismo tra individui
L'ascesi, o rinuncia volontaria ai desideri e alla volontà di vivere, conduce alla negazione della Volontà, offrendo la possibilità di una pace interiore e di una serenità definitiva