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Policleto e Fidia: due maestri dell'arte classica greca

Policleto di Argo, scultore del V secolo a.C., ha segnato l'arte classica greca con il suo canone di proporzioni. Opere come il Doriforo e il Diadumeno dimostrano il suo studio dell'equilibrio e dell'armonia corporea, influenzando la scultura classica e artisti come Fidia.

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1

Nel ______ a.C., il ______ ______ divenne un'icona dell'arte classica greca grazie alle sue sculture che bilanciavano movimento e quiete.

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V secolo scultore greco Policleto di Argo

2

Teoria proporzioni Policleto

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Policleto teorizzò proporzioni ideali del corpo umano nel 'Canone', con rapporti armonici tra le parti, es. testa 1/7 dell'altezza.

3

Doriforo: periodo di realizzazione

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Il Doriforo fu realizzato intorno al 450 a.C., esempio di scultura classica che segue i canoni di proporzionalità.

4

Posa contrapposta

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Nel Doriforo, la posa contrapposta crea un equilibrio di tensione e rilassamento, tipico dell'arte classica.

5

Il ______, creato intorno al ______ a.C., è un'importante opera di ______, che mostra un giovane atleta mentre si lega il ______ della vittoria intorno al capo.

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Diadumeno 430 Policleto diadema

6

Identità di Fidia

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Scultore ateniese, massimo esponente dell'arte classica greca.

7

Caratteristiche innovazioni di Fidia

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Introdusse nuova espressività e impatto emotivo nelle sculture.

8

Conservazione opere di Fidia

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Originali perduti, conoscenza tramite copie romane e fonti antiche.

9

L'opera perduta di ______, l'Apollo Parnopio, era originariamente realizzata in ______ dorato.

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Fidia bronzo

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Policleto di Argo e l'Arte Classica Greca

Policleto di Argo, scultore greco attivo nel V secolo a.C., è una figura emblematica dell'arte classica greca. Egli è celebre per aver affrontato e risolto le sfide della statuaria greca, creando opere che incarnano un equilibrio tra movimento e quiete. Discepolo di Agelada di Argo, Policleto superò le convenzioni scultoree del suo tempo, attingendo all'osservazione diretta della natura e allo studio approfondito delle proporzioni e dell'anatomia umana. Definì un canone di proporzioni basato su un ideale di bellezza e perfezione, che si traduceva in figure che rappresentavano un corpo umano ideale, ma possibile. Questo approccio innovativo contribuì a definire l'arte classica, caratterizzata da un maggiore realismo e da una ricerca dell'armonia formale.
Riproduzione statua Doryphoros di Policleto e busto di Fidia su piedistalli in marmo, in museo con pareti crema e luce naturale.

Il Canone di Policleto e il Doriforo

Policleto espresse le sue teorie sulle proporzioni ideali del corpo umano nel trattato "Il Canone", di cui purtroppo ci sono pervenuti solo frammenti. Secondo il canone policleteo, ogni parte del corpo doveva essere in armonia con le altre, seguendo rapporti proporzionali precisi, come la regola che la testa dovesse essere circa un settimo dell'altezza totale del corpo. La sua opera più celebre, il Doriforo (Portatore di lancia), realizzato intorno al 450 a.C., incarna queste teorie. La scultura rappresenta un atleta in posa contrapposta, con un bilanciamento del peso che crea un'alternanza di tensione e rilassamento nei vari segmenti del corpo, esemplificando la ricerca di equilibrio e armonia che caratterizza l'arte classica.

Il Diadumeno e l'Amazzone Ferita

Il Diadumeno, datato intorno al 430 a.C., è un'altra opera significativa di Policleto, raffigurante un giovane atleta nell'atto di legarsi intorno al capo il diadema della vittoria. La posa, sebbene simile a quella del Doriforo, presenta proporzioni leggermente diverse che conferiscono alla figura una maggiore morbidezza ed eleganza. Policleto è anche noto per l'Amazzone Ferita, una scultura che partecipò a un concorso con altri eminenti scultori dell'epoca. Quest'opera femminile, pur seguendo i principi del canone policleteo, presenta un ritmo compositivo e una distribuzione del peso che differiscono dalle sue sculture maschili, dimostrando la versatilità e l'innovazione dell'artista nel rappresentare diverse forme umane.

Fidia e la Scultura Classica

Fidia di Atene, contemporaneo di Policleto, è riconosciuto come uno dei massimi esponenti dell'arte classica greca. La sua opera è indissolubilmente legata alla costruzione e alla decorazione del Partenone ad Atene. Sebbene molte delle sue sculture originali siano andate perdute, la sua influenza è palpabile attraverso le copie romane e le descrizioni delle fonti antiche. Fidia innovò la scultura classica, introducendo una nuova espressività e creando opere di grande impatto emotivo e visivo, che hanno segnato un punto di svolta nell'arte scultorea dell'epoca.

Apollo Parnopio e le Opere Perdute di Fidia

Tra le opere perdute di Fidia, l'Apollo Parnopio è una delle più celebrate, originariamente realizzata in bronzo dorato e rappresentante il dio in una posa naturale e distesa. Le statue crisoelefantine, come l'Athena Parthenos e lo Zeus Olimpio, sono capolavori che attestano la maestria di Fidia nell'uso di materiali preziosi come oro e avorio e nelle dimensioni monumentali. Nonostante la loro assenza fisica, queste opere hanno lasciato un'impronta indelebile sull'arte scultorea, influenzando generazioni di artisti e contribuendo a definire l'immagine dell'apice dell'arte classica greca.