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La responsabilità civile si manifesta quando un soggetto danneggia un altro violando diritti protetti dalla legge. Il fatto illecito può essere doloso o colposo, e il risarcimento mira a riparare il danno. Elementi come il nesso di causalità e la colpa sono fondamentali per stabilire la responsabilità, che può essere esclusa in casi di legittima difesa o stato di necessità.
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La responsabilità civile extracontrattuale si differenzia da quella contrattuale in quanto non deriva da un inadempimento contrattuale, ma da un fatto illecito
La principale funzione della responsabilità civile è quella di riparare il danno causato, attraverso il risarcimento, anziché punire il danneggiante
Il concorso di responsabilità si verifica quando un atto illecito coincide sia con un inadempimento contrattuale che con la lesione di un diritto assoluto
Per poter parlare di responsabilità civile per fatto illecito, è necessario che esista un nesso di causalità tra l'azione del danneggiante e il danno subito dal danneggiato
Il danno non deve essere il risultato di eventi fortuiti o di forza maggiore per poter attribuire la responsabilità civile al danneggiante
La colpa, intesa come comportamento non conforme a quello che un individuo diligente avrebbe tenuto nelle stesse circostanze, è un elemento soggettivo fondamentale per la responsabilità civile per fatto illecito
Lo stato di necessità giustifica un'azione lesiva quando è causata dalla necessità di salvaguardare un interesse proprio o altrui da un pericolo grave e attuale
La legittima difesa esclude la responsabilità civile quando si agisce per respingere un'aggressione ingiusta, a condizione che l'azione difensiva sia proporzionata all'offesa
L'esercizio di un diritto e il consenso dell'avente diritto sono altre cause di giustificazione che possono escludere o limitare la responsabilità civile per fatto illecito
Nel procedimento giudiziario per ottenere il risarcimento del danno, spetta al danneggiato dimostrare l'esistenza del fatto illecito e dei suoi elementi costitutivi
Esistono presunzioni legali, come quella relativa alla capacità di intendere e di volere, che alleggeriscono l'onere della prova del danneggiato
A differenza della responsabilità soggettiva, la responsabilità oggettiva non richiede la prova della colpa, ma si basa esclusivamente sul rapporto di causalità tra l'azione e il danno
Un danno è considerato ingiusto quando comporta la lesione di una situazione giuridica soggettiva protetta dalla legge
L'evoluzione giurisprudenziale e dottrinale ha esteso la tutela anche a situazioni giuridiche diverse da quelle tradizionalmente riconosciute, come i danni non patrimoniali
Oltre al danno patrimoniale, possono essere risarciti anche danni non patrimoniali, come quelli derivanti dalla morte di una persona o dalla lesione di un diritto di credito