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Il Procedimento Sommario di Cognizione

Il Procedimento Sommario di Cognizione nel diritto italiano è un rito processuale che accelera la risoluzione di controversie civili. Caratterizzato da rapidità e semplificazione, è regolato dagli articoli 702-bis a 702-quater del Codice di Procedura Civile e può concludersi con una sentenza impugnabile. La sua applicabilità varia e solleva dibattiti interpretativi in materie come il diritto del lavoro e le locazioni.

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1

Articoli CPC per Procedimento Sommario

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Artt. 702-bis a 702-quater del Codice di Procedura Civile.

2

Caratteristiche Procedimento Sommario

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Rapidità, semplificazione, obbligatorio per certe cause, adottabile a discrezione del giudice.

3

Modifiche legislative Procedimento Sommario

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Legge n. 69/2009, D.Lgs. n. 150/2011, D.L. n. 132/2014.

4

Il ricorso deve indicare il ______ competente, le ______ delle parti e l'oggetto della ______.

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tribunale generalità domanda

5

La ______ del ricorso deve avvenire entro termini stabiliti dalla ______, variabili in base alla localizzazione del ______.

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notifica legge convenuto

6

Conversione in rito ordinario

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Il giudice può convertire il procedimento sommario in ordinario se lo ritiene non adatto alla natura della controversia.

7

Presentazione richieste istruttorie

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Le parti devono presentare le richieste istruttorie negli atti introduttivi, salvo eccezioni per termini difensivi aggiuntivi.

8

Assunzione di prove

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Il giudice può ordinare l'assunzione di prove durante il procedimento per accertare i fatti.

9

Nel procedimento sommario di cognizione, la fase ______ può essere influenzata dalla ______ del collegio (______ o collegiale).

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decisoria composizione monocratico

10

Esclusione procedimento sommario in alcune materie

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Non applicabile in cause riservate a giudice di pace, Corte d'Appello, tribunale in grado di appello.

11

Questioni interpretative applicabilità

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Dubbi sull'uso nel diritto del lavoro e opposizioni all'esecuzione, divergenze tra dottrina e giurisprudenza.

12

Riti speciali e procedimento sommario

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Dibattito sull'uso in diritto del lavoro e locazioni, esistono riti speciali per queste materie.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Il Procedimento Sommario di Cognizione nel Sistema Giuridico Italiano

Il Procedimento Sommario di Cognizione è un rito processuale previsto dal sistema giuridico italiano, introdotto per accelerare la risoluzione di determinate controversie civili. La sua normativa di riferimento è stata introdotta con la legge n. 69/2009 e successivamente modificata dal D.Lgs. n. 150/2011 e dal D.L. n. 132/2014. Il procedimento è regolato dagli articoli 702-bis a 702-quater del Codice di Procedura Civile e si caratterizza per la sua rapidità e semplificazione rispetto al rito ordinario. È obbligatorio per alcune tipologie di cause e può essere adottato dal giudice anche in altri casi, qualora valuti che la natura della controversia si presti a un iter più celere e concentrato.
Aula di tribunale vuota con banco del giudice, sedie ergonomiche nere, scrivanie ordinate e simbolo della giustizia sul muro.

La Presentazione della Domanda e la Costituzione delle Parti

Il procedimento inizia con la presentazione di un ricorso, che deve essere redatto secondo criteri ben definiti: deve indicare il tribunale competente, le generalità delle parti, l'oggetto della domanda e una dettagliata esposizione dei fatti e delle ragioni giuridiche che sostengono la richiesta. Il ricorso deve altresì elencare i mezzi di prova e, se presente, il nome del procuratore, oltre a fissare la data per l'udienza di comparizione. La notifica del ricorso al convenuto deve avvenire entro termini stabiliti dalla legge, che variano a seconda della localizzazione geografica del destinatario. Il convenuto, a sua volta, deve costituirsi in giudizio rispettando termini e modalità precise, presentando le proprie difese, i mezzi di prova e le eventuali eccezioni processuali o domande riconvenzionali.

Svolgimento del Processo e Possibili Mutamenti di Rito

Una volta costituite le parti, il giudice valuta se il procedimento sommario di cognizione è appropriato per la natura della controversia. Se necessario, può decidere di convertire il rito in ordinario. Durante il processo, possono essere ammesse la chiamata di terzi e la presentazione di memorie integrative, secondo i termini fissati dal giudice. Le parti devono presentare le richieste istruttorie già negli atti introduttivi, e solo in circostanze eccezionali possono essere concessi termini aggiuntivi per la difesa. Il giudice, inoltre, può disporre l'assunzione di prove nel corso del procedimento.

La Decisione Finale e la Natura del Procedimento

Il procedimento sommario di cognizione si conclude con il pronunciamento di una sentenza, che può essere impugnata attraverso i mezzi ordinari di gravame. La fase decisoria può variare a seconda della composizione del collegio giudicante (monocratico o collegiale) e prevede una trattazione orale e la possibilità di presentare note conclusive. La giurisprudenza riconosce al procedimento sommario di cognizione la qualifica di rito speciale di cognizione piena, che si distingue per il suo approccio al contraddittorio e per la capacità di produrre sentenze con effetti di giudicato.

Ambito di Applicazione e Questioni Interpretative

Il procedimento sommario di cognizione è applicabile alle controversie di competenza del tribunale in composizione monocratica, escludendo quelle riservate al giudice di pace, alla Corte d'Appello e al tribunale in grado di appello. Sorgono questioni interpretative riguardo alla sua applicabilità in materie specifiche, come il diritto del lavoro o le opposizioni all'esecuzione, con opinioni divergenti tra dottrina e giurisprudenza. La sua utilizzazione in ambiti quali il diritto del lavoro o le locazioni è oggetto di dibattito, considerando l'esistenza di riti speciali già previsti per tali materie.