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Lo sciopero, diritto costituzionale dei lavoratori, ha subito un'evoluzione storica e giuridica significativa. Originariamente punito, oggi è tutelato dalla Costituzione Italiana e interpretato dalla Corte Costituzionale, che ne ha riconosciuto diverse forme legittime, inclusi gli scioperi atipici.
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Lo sciopero è passato da essere considerato un reato a un diritto costituzionale, ma la mancanza di una legge specifica ha portato a diverse interpretazioni
Codice penale sardo
Lo sciopero era considerato un reato secondo il Codice penale sardo
Codice penale Zanardelli
Il Codice penale Zanardelli ha depenalizzato lo sciopero, ma lo considerava ancora un illecito civile
Codice penale Rocco
Il Codice penale Rocco puniva severamente lo sciopero
Con l'avvento della Costituzione della Repubblica Italiana, lo sciopero è stato riconosciuto come diritto costituzionale
Il diritto di sciopero è esercitato collettivamente dai lavoratori subordinati e parasubordinati
Esistono forme atipiche di sciopero, come lo sciopero a singhiozzo e a scacchiera, che mirano a creare disordine organizzativo e ridurre il sacrificio economico per i lavoratori
La giurisprudenza ha stabilito una distinzione tra il danno alla produzione e il danno alla produttività, introducendo una maggiore tolleranza verso le diverse forme di esercizio dello sciopero