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Il Simbolismo e il Decadentismo nella letteratura francese dell'Ottocento

Il Simbolismo francese, movimento letterario e artistico di fine Ottocento, si contrappone al positivismo con autori come Baudelaire, Verlaine e Rimbaud. Questi poeti, attraverso l'uso di simboli, cercano di rivelare l'essenza nascosta della realtà, esprimendo malinconia e critica alla vita borghese. Il movimento include anche il Decadentismo e l'Estetismo, con figure come Oscar Wilde che esplorano la bellezza e la corruzione morale.

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1

Reazione a Positivismo e Naturalismo

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Simbolismo nasce come opposizione al Positivismo, che enfatizza la scienza, e al Naturalismo, che descrive dettagliatamente la realtà.

2

Funzione del Simbolo

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Simbolisti usano simboli per evocare l'essenza spirituale e misteriosa della realtà, non per descriverla letteralmente.

3

Critica alla Vita Borghese

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Opere simboliste spesso esprimono disprezzo per la materialità e la banalità della società borghese dell'epoca.

4

Nella sua raccolta, Baudelaire parla di '______', un legame nascosto tra il mondo ______ e quello ______.

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corrispondenze fisico spirituale

5

Il poeta francese descrive lo stato di tristezza e insoddisfazione con il termine '______'.

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spleen

6

Baudelaire utilizza le ______ per fondere insieme le sensazioni dei cinque sensi nella sua poesia.

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sinestesie

7

Attraverso un linguaggio immaginifico, egli esplora concetti quali la ______, il ______, la ______ e l'aspirazione verso un ______ irraggiungibile.

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bellezza peccato redenzione ideale

8

Fondatore del Simbolismo

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Jean Moréas, autore del Manifesto del Simbolismo del 1886.

9

Caratteristiche poesia simbolista

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Linguaggio evocativo, musicalità dei versi, temi esoterici e ricerca dell'arte pura.

10

Esponenti principali del Simbolismo

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Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Stéphane Mallarmé, noti anche come 'poeti maledetti'.

11

Nei romanzi ______, l'ambiente e l'introspezione prevalgono sull'azione, con un uso simbolico di spazio e tempo.

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decadenti

12

L'______, affine al Decadentismo, promuove la bellezza e l'arte per l'arte, ignorando le convenzioni morali e sociali.

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Estetismo

13

Autori come ______ Wilde e Gabriele ______ sono esempi del movimento che pone l'arte al centro della vita.

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Oscar D'Annunzio

14

Dorian Gray: simbolo di

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Dorian Gray rappresenta l'ossessione per l'eterna giovinezza e la bellezza, e la sua storia simboleggia la decadenza morale legata alla ricerca del piacere.

15

Conflitto Wilde: arte vs morale

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Wilde incarna il conflitto tra la pura estetica dell'arte e le questioni morali, sfidando le convenzioni vittoriane attraverso la sua vita e le sue opere.

16

Caduta di Wilde: cause

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La caduta personale e professionale di Wilde è stata segnata dal processo per 'atti osceni' e dal suo esilio in Francia, risultato delle sue sfide alle norme sociali dell'epoca.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Il Simbolismo francese: origine e principi fondamentali

Il Simbolismo è un movimento letterario e artistico nato in Francia nella seconda metà dell'Ottocento, che si sviluppa come reazione al positivismo e al naturalismo dell'epoca, inserendosi nel contesto più ampio del Decadentismo. Questo movimento si propone di superare la rappresentazione oggettiva della realtà a favore di una che ne sveli l'essenza misteriosa e spirituale. I simbolisti utilizzano il simbolo come strumento per alludere a realtà ineffabili, cercando di evocare piuttosto che descrivere, e di suggerire emozioni e stati d'animo attraverso analogie e corrispondenze. Autori come Charles Baudelaire, Stéphane Mallarmé, Paul Verlaine e Arthur Rimbaud sono tra i massimi esponenti del Simbolismo, i cui lavori esprimono un profondo senso di malinconia e alienazione, nonché una critica alla materialità e alla banalità della vita borghese.
Salotto ottocentesco con tavolo ovale in legno, libri antichi, statuetta in bronzo, poltrona in velluto, quadri d'epoca e vaso di fiori.

Charles Baudelaire e la concezione delle "corrispondenze"

Charles Baudelaire è spesso considerato il precursore del Simbolismo con la sua raccolta "I fiori del male" (1857). In essa, Baudelaire introduce il concetto di "corrispondenze", secondo il quale esiste una relazione segreta tra il mondo fisico e quello spirituale, che il poeta deve rivelare attraverso il simbolo. La sua poesia è pervasa da un profondo senso di "spleen", termine con cui descrive una condizione di malinconia e insoddisfazione esistenziale. Baudelaire sperimenta con le sinestesie, mescolando le sensazioni dei diversi sensi, e con un linguaggio ricco di immagini e metafore, per esplorare temi come la bellezza, il peccato, la redenzione e la ricerca di un ideale inaccessibile.

Il Manifesto del Simbolismo e i "poeti maledetti"

Il Simbolismo trova una sua definizione teorica nel Manifesto del 1886, redatto da Jean Moréas, che sottolinea il rifiuto del naturalismo e del materialismo a favore di una poesia che mira a catturare l'essenza delle cose attraverso l'intuizione e l'immaginazione. I poeti simbolisti, spesso etichettati come "poeti maledetti" per il loro stile di vita anticonformista e per le loro opere provocatorie, tra cui Paul Verlaine, Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé, esplorano nuove forme espressive, caratterizzate da un linguaggio evocativo, musicalità dei versi e tematiche che spaziano dall'esoterismo alla ricerca di un'arte pura.

Il romanzo decadente e l'Estetismo

Il Decadentismo si manifesta anche nel genere narrativo, con il romanzo decadente che si distacca dal realismo per concentrarsi sull'analisi psicologica e sul decadimento morale e sociale dei personaggi, spesso appartenenti all'aristocrazia. Questi romanzi privilegiano l'atmosfera e l'introspezione rispetto all'azione, e utilizzano lo spazio e il tempo in maniera simbolica. L'Estetismo, movimento affine al Decadentismo, esalta la bellezza e l'arte per l'arte, rifiutando le norme morali e sociali e proponendo un ideale di vita dedicato al culto dell'arte e del bello, come si evince dalle opere di autori come Oscar Wilde e Gabriele D'Annunzio.

Oscar Wilde e il dandyismo estetico

Oscar Wilde, figura emblematica dell'Estetismo e del dandyismo, esplora nei suoi scritti, in particolare nel romanzo "Il ritratto di Dorian Gray", la tensione tra la bellezza esteriore e la corruzione interiore. Il personaggio di Dorian Gray simboleggia l'ossessione per l'eterna giovinezza e la bellezza, e la sua storia è una metafora della decadenza morale che segue la ricerca incessante del piacere. Wilde, attraverso la sua vita e le sue opere, incarna il conflitto tra l'arte e la morale, e la sfida alle convenzioni vittoriane, che culminerà nella sua tragica caduta personale e professionale, segnata dal processo per "atti osceni" e dal conseguente esilio in Francia.