Il Paleolitico: l'età della pietra antica

La Preistoria e il Paleolitico: L'Alba dell'Umanità

Il Paleolitico, che significa "età della pietra antica", è il periodo più antico della preistoria, iniziato circa 2,5 milioni di anni fa con l'emergere di Homo habilis e terminato intorno al 10000 a.C. Quest'era è caratterizzata dall'uso di strumenti in pietra e dall'adattamento dell'uomo alle varie condizioni ambientali. I gruppi umani erano nomadi e seguivano le risorse alimentari, spostandosi in base alla disponibilità di cibo e alle condizioni climatiche. Un momento fondamentale fu la scoperta e l'utilizzo del fuoco, che ha permesso la cottura degli alimenti e ha contribuito a distinguere ulteriormente gli esseri umani dagli altri animali.

Le Prime Espressioni Culturali e Artistiche dell'Uomo

Oltre alla sopravvivenza, la cultura paleolitica comprendeva anche le prime espressioni artistiche e rituali. Gli uomini del Paleolitico seppellivano i morti con riti che suggeriscono la credenza in un aldilà e una sensibilità estetica nascente, come evidenziato dall'uso di pigmenti su ossa umane risalenti a circa 50000 anni fa. Durante il Paleolitico superiore, tra il 35000 e il 10000 a.C., si assiste a un'esplosione dell'arte, con la creazione di manufatti artistici e l'arte parietale, come le pitture rupestri, particolarmente diffuse nella regione franco-cantabrica. Queste opere, insieme a pratiche come i tatuaggi e il body painting, riflettono un gusto estetico sviluppato e un profondo senso del rituale.

Le Culture del Paleolitico Superiore e l'Arte Parietale

Nel Paleolitico superiore si distinguono diverse culture artistiche, tra cui l'Aurignaziano, il Gravettiano e il Magdaleniano. L'Aurignaziano è noto per i primi oggetti ornamentali e le pitture rupestri, il Gravettiano per le statuette femminili come le Veneri paleolitiche, simboli di fertilità, e il Magdaleniano per opere di grande raffinatezza tecnica. Questa fase artistica declinò rapidamente dopo il 10000 a.C., a causa dei cambiamenti climatici post-glaciali.

La Venere di Willendorf e l'Origine della Scultura

Le sculture paleolitiche, come la Venere di Willendorf, datata al Gravettiano, sono piccole figure che enfatizzano i tratti fisici femminili, interpretati come simboli di fertilità. Realizzate in materiali come avorio, osso e pietra tenera, queste figure sono tra le prime espressioni di scultura umana, dimostrando un'attenzione alla forma e alla decorazione che prelude alle future evoluzioni artistiche.

La Grotta di Lascaux e Altamira: Capolavori dell'Arte Parietale

La Grotta di Lascaux in Francia e quella di Altamira in Spagna sono tra i più noti esempi di pittura parietale del Paleolitico superiore. Lascaux, risalente a circa 16000-15000 a.C., e Altamira, frequentata dal 13000 a.C., mostrano una maestria tecnica e un uso del colore e della prospettiva che suggeriscono un'alta comprensione artistica. Le pitture e incisioni di queste grotte sono state interpretate come luoghi di culto o santuari, evidenziando il legame tra arte e spiritualità nel Paleolitico.