Logo
Logo
AccediRegistrati
Logo

Strumenti

Mappe Concettuali AIMappe Mentali AIRiassunti AIFlashcards AIQuiz AI

Risorse utili

BlogTemplate

Info

PrezziFAQTeam & Careers

info@algoreducation.com

Corso Castelfidardo 30A, Torino (TO), Italy

Algor Lab S.r.l. - Startup Innovativa - P.IVA IT12537010014

Privacy policyCookie policyTermini e condizioni

Lo scisma tra sciiti e sunniti

Lo scisma tra sciiti e sunniti è un evento cardine nella storia dell'Islam, originato dalle dispute sulla successione califfale dopo la morte di Maometto. Questa divisione ha portato a differenze dottrinali e pratiche religiose, con i sunniti che seguono la Sunna e gli sciiti che attribuiscono un'autorità speciale agli imam. Le dinastie degli Omayyadi e degli Abbasidi hanno poi modellato il mondo islamico attraverso conquiste e politiche.

Mostra di più
Apri mappa nell'editor

1

5

Apri mappa nell'editor

Vuoi creare mappe dal tuo materiale?

Inserisci il tuo materiale in pochi secondi avrai la tua Algor Card con mappe, riassunti, flashcard e quiz.

Prova Algor

Impara con le flashcards di Algor Education

Clicca sulla singola scheda per saperne di più sull'argomento

1

Nel ______, Ali ibn Abi Talib, parente stretto di Maometto, è diventato califfo, ma la sua ascesa ha causato ______ armati.

Clicca per vedere la risposta

656 conflitti

2

I ______ sono i seguaci di Ali, mentre i ______ costituiscono la maggioranza e riconoscono i primi quattro califfi e le dinastie degli ______ e degli ______.

Clicca per vedere la risposta

sciiti sunniti Omayyadi Abbasidi

3

Percentuale sunniti nel mondo islamico

Clicca per vedere la risposta

Circa l'85% dei musulmani sono sunniti.

4

Fonti dottrinali sunnite

Clicca per vedere la risposta

I sunniti seguono la Sunna e i sei libri hadith.

5

Ruolo dell'imam nello sciismo

Clicca per vedere la risposta

Gli imam sciiti sono visti come infallibili e hanno autorità spirituale e temporale.

6

La ______ degli Omayyadi ha governato dal ______ al ______, espandendo enormemente i territori islamici.

Clicca per vedere la risposta

dinastia 661 750

7

Sotto gli Omayyadi, la capitale fu spostata da ______ a ______, centralizzando così il potere.

Clicca per vedere la risposta

Medina Damasco

8

Le campagne ______ e la distribuzione di terre ai comandanti furono essenziali per rafforzare il controllo degli Omayyadi.

Clicca per vedere la risposta

militari

9

Tra i fattori che contribuirono alla caduta degli Omayyadi vi erano l'opposizione degli ______ e il malcontento per le ______ tassazioni.

Clicca per vedere la risposta

sciiti pesanti

10

Rovesciamento degli Omayyadi

Clicca per vedere la risposta

Gli Abbasidi, discendenti di un zio di Maometto, rovesciarono gli Omayyadi nel 750, iniziando la loro dinastia.

11

Fondazione di Baghdad

Clicca per vedere la risposta

Baghdad fu fondata nel 762 dagli Abbasidi, diventando un importante centro culturale e commerciale.

12

Ruolo dei Persiani nell'impero Abbaside

Clicca per vedere la risposta

Gli Abbasidi adottarono una politica inclusiva verso i non arabi, come i Persiani, che furono integrati nell'amministrazione.

13

Durante l'VIII secolo, gli Arabi attraversarono lo ______ di ______, conquistando la ______ ______.

Clicca per vedere la risposta

Stretto Gibilterra Penisola Iberica

14

Dopo il 750, sotto la guida degli ______, l'Impero Arabo consolidò ulteriormente il suo dominio nel Mediterraneo, annettendo isole come ______, ______ e ______.

Clicca per vedere la risposta

Abbasidi Sardegna Sicilia Creta

15

Gli Arabi rafforzarono il loro controllo in ______ ______ e divennero una forza dominante nel ______.

Clicca per vedere la risposta

Nord Africa Mediterraneo

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

Contenuti Simili

Storia

La Monarchia Romana e la Successione dei Sette Re

Vedi documento

Storia

La politica religiosa di Costantino e la fondazione di Costantinopoli

Vedi documento

Storia

L'ascesa del movimento operaio nell'Europa industriale

Vedi documento

Storia

La Rivoluzione Russa del 1917

Vedi documento

La nascita dello scisma tra sciiti e sunniti

Lo scisma tra sciiti e sunniti, le due maggiori correnti dell'Islam, ha origine dalle dispute sulla legittima successione califfale seguite alla morte del Profeta Maometto nel 632 d.C. I primi tre califfi, eletti dalla comunità musulmana, furono oggetto di controversie e assassinati, riflettendo le tensioni politiche dell'epoca. Nel 656, Ali ibn Abi Talib, cugino e genero di Maometto, assunse il califfato, ma la sua elezione fu contestata, portando a conflitti armati. I sostenitori di Ali, che vedevano nella sua discendenza diretta da Maometto il legittimo diritto alla guida della comunità musulmana, divennero noti come sciiti (da "Shi'atu Ali", partigiani di Ali). Al contrario, i sunniti, che rappresentano la maggioranza dei musulmani, riconoscevano la legittimità dei primi quattro califfi (i cosiddetti "califfi ben guidati") e successivamente delle dinastie degli Omayyadi e degli Abbasidi, basando la loro autorità su un consenso più ampio e su criteri di merito.
Moschea storica in arenaria con due minareti e cupola centrale al tramonto, cielo sfumato arancione e rosa, senza scritte visibili.

Le differenze dottrinali e pratiche tra sciiti e sunniti

Oltre alle divergenze politiche, sciiti e sunniti differiscono in aspetti dottrinali e pratiche religiose. I sunniti, che costituiscono circa l'85% dei musulmani, seguono la Sunna, che comprende gli insegnamenti e le azioni del Profeta Maometto, e si basano sui sei libri hadith riconosciuti. Non hanno un clero formalizzato e l'imam nella moschea ha il ruolo di guida nella preghiera. Gli sciiti, che rappresentano circa il 15% dei musulmani e sono maggioritari in paesi come Iran e Iraq, attribuiscono agli imam, considerati senza peccato e infallibili, un'autorità spirituale e temporale. In particolare, gli sciiti duodecimani credono in una successione di dodici imam discendenti da Ali. Il clero sciita, composto da figure come l'ayatollah, ha un ruolo centrale nella comunità.

L'espansione e il declino della dinastia degli Omayyadi

La dinastia degli Omayyadi, che regnò dal 661 al 750, fu responsabile di un'espansione territoriale senza precedenti, estendendo il dominio islamico dall'Asia centrale al Nord Africa e alla Penisola Iberica. La capitale fu trasferita da Medina a Damasco, favorendo una centralizzazione del potere. Le campagne militari e l'assegnazione di terre ai capi militari furono strategie chiave per consolidare il loro dominio. Tuttavia, la dinastia iniziò a declinare a metà dell'VIII secolo a causa di tensioni interne, come il crescente desiderio di autonomia delle popolazioni non arabe convertite all'Islam, l'opposizione degli sciiti e il malcontento generale per le pesanti tassazioni imposte.

L'ascesa degli Abbasidi e il trasferimento della capitale a Baghdad

Gli Abbasidi, un clan discendente da un zio di Maometto, rovesciarono gli Omayyadi nel 750, segnando l'inizio della loro dinastia che durò fino al 1258. La capitale fu spostata a Baghdad, fondata nel 762, che divenne un centro culturale e commerciale di rilevanza mondiale. Gli Abbasidi adottarono un approccio più inclusivo nei confronti delle popolazioni non arabe, come i Persiani, che ebbero un ruolo significativo nell'amministrazione dell'impero. Il califfato abbaside fu organizzato in province, o emirati, che garantivano un controllo più efficace dei vasti territori, anche se nel tempo il potere centrale si indebolì a favore di dinastie locali.

Le conquiste territoriali dell'Impero Arabo

L'Impero Arabo, sotto la guida prima degli Omayyadi e poi degli Abbasidi, realizzò imponenti conquiste territoriali. Gli Arabi si espansero fino al fiume Indo e al Lago di Aral, consolidarono il loro dominio in Nord Africa e stabilirono una presenza dominante nel Mediterraneo. In Europa, attraversarono lo Stretto di Gibilterra, conquistando la Penisola Iberica all'inizio dell'VIII secolo. Gli Abbasidi, dal 750 in poi, estesero ulteriormente i territori a sud dell'Indo e nel Mediterraneo, con la conquista di importanti isole come la Sardegna, la Sicilia e Creta, dimostrando la vasta portata e l'influenza dell'Impero Arabo nel suo periodo di massimo splendore.