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La filosofia di Tommaso d'Aquino

La filosofia di Tommaso d'Aquino offre una visione dell'essere e dell'esistenza di Dio attraverso la dottrina dell'analogia e la via eminentiae. I suoi studi metafisici distinguono essenza ed esistenza, mentre i trascendentali e le Cinque Vie forniscono una base per comprendere l'essere, la conoscenza e il valore morale.

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1

Dottrina dell'analogia di Tommaso

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Teoria che spiega come termini come 'essere' si applicano diversamente a Dio e alle creature, mantenendo una distinzione tra somiglianza e trascendenza divina.

2

Finalità della dottrina dell'analogia

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Evitare antropomorfismo, attribuzione di caratteristiche umane a Dio, e agnosticismo, negazione della conoscenza di Dio.

3

Applicazione del termine 'essere'

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Si usa per Dio in senso primario e assoluto, per le creature in senso derivato e partecipato, indicando una somiglianza non identica.

4

Secondo questo metodo, ogni qualità positiva nelle creature è presente in Dio in modo ______, ovvero superiore e incommensurabile.

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eminente

5

Quando si parla di attributi divini come la ______, la ______ o la ______, si intende che Dio le possiede in maniera infinitamente superiore.

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bontà saggezza potenza

6

La via eminentiae ci esorta a oltrepassare i confini del ______ e del ______ umano, riconoscendo che Dio è oltre ogni nostro concetto.

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linguaggio pensiero

7

Distinzione ente e astrazione in Tommaso

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Tommaso pone l'accento sull'ente reale piuttosto che su concetti astratti, sottolineando l'importanza dell'esistenza effettiva.

8

Equivalenza ente e vero in Tommaso

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Per Tommaso un concetto è vero se riflette la realtà di un ente, legando la verità all'adeguazione con l'esistente.

9

Influenza ontologica di Tommaso

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La visione di Tommaso sull'esistenza come principio fondamentale anticipa alcune intuizioni della filosofia contemporanea.

10

Ogni ente è considerato ______ perché indivisibile e unico; è ______ poiché corrisponde a un'idea intellettuale; ed è ______ in quanto oggetto di desiderio e specchio dell'ordine cosmico.

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uno vero buono

11

Prima Via: Primo Motore

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Argomenta l'esistenza di un primo motore immobile che ha iniziato il movimento nell'universo.

12

Terza Via: Essere Necessario

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Postula un essere che esiste per necessità e non dipende da altri per la propria esistenza.

13

Quinta Via: Governo del Mondo

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Osserva ordine intelligente nell'universo, deduce un'intelligenza suprema che lo dirige.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Dottrina dell'Analogia in Tommaso d'Aquino

Tommaso d'Aquino, illustre filosofo e teologo del XIII secolo, elaborò una sofisticata dottrina dell'analogia per articolare il rapporto tra Dio e la creazione. Egli sosteneva che l'essere di Dio e quello delle creature sono analogici, ossia simili ma non identici. Il concetto di "essere" si applica a Dio in un senso primario e assoluto, mentre alle creature in un senso derivato e partecipato. Questa distinzione permette di usare lo stesso termine per entrambi, ma con una differenza essenziale nel significato. La dottrina dell'analogia di Tommaso mira a mantenere un equilibrio tra la somiglianza e la trascendenza di Dio rispetto al mondo, evitando sia l'antropomorfismo che l'agosticismo.
Statua marmorea di filosofo medievale seduto con libro aperto in biblioteca antica, luce naturale da finestra ad arco e globo antico.

La Via Eminentiae e la Conoscenza di Dio

La via eminentiae è una metodologia teologica adottata da Tommaso d'Aquino per parlare delle perfezioni divine. Essa consiste nel riconoscere che ogni attributo positivo presente nelle creature esiste in Dio in modo eminente, cioè in una forma superiore e incommensurabile. Quando attribuiamo a Dio qualità come la bontà, la saggezza o la potenza, dobbiamo comprendere che Egli le possiede in un modo infinitamente più eccelso di quanto possiamo concepire. La via eminentiae ci invita a superare i limiti del linguaggio e del pensiero umano, ammettendo che la realtà divina è sempre più grande di qualsiasi concetto che possiamo formare.

La Metafisica dell'Esistenza in Tommaso d'Aquino

Nella metafisica tomista, l'esistenza è distinta dall'essenza e le conferisce attualità. Tommaso afferma che l'essenza di una cosa, ovvero ciò che la definisce, diventa reale solo quando possiede l'esistenza. Questo approccio ontologico pone l'accento sull'ente, l'essere che esiste effettivamente, piuttosto che su astrazioni. Tommaso inoltre identifica un'equivalenza tra l'ente e il vero, sostenendo che un concetto è vero nella misura in cui riflette fedelmente la realtà di un ente. Questa visione dell'esistenza come principio fondamentale dell'essere è stata influente e anticipa alcune intuizioni della filosofia contemporanea.

I Trascendentali: Uno, Vero e Buono

Tommaso d'Aquino individua i trascendentali come proprietà fondamentali dell'essere che si applicano a tutto ciò che esiste. Questi trascendentali sono l'uno, il vero e il buono. Ogni ente è uno, in quanto indivisibile e distinto da ogni altro; è vero, in quanto corrisponde a un'idea intellettuale e può essere conosciuto; e è buono, in quanto desiderabile e riflette l'ordine e la finalità della creazione. Questi attributi trascendono le categorie specifiche e sono applicabili universalmente, fornendo una base per l'interrelazione tra essere, conoscenza e valore morale nella filosofia di Tommaso.

Le Cinque Vie per la Dimostrazione dell'Esistenza di Dio

Tommaso d'Aquino presenta cinque argomentazioni razionali, note come le Cinque Vie, per dimostrare l'esistenza di Dio. La prima via, quella del primo motore, argomenta che deve esistere un primo motore immobile che ha dato inizio al movimento nell'universo. La seconda via, quella della causa efficiente, postula l'esistenza di una causa incausata che ha originato la catena delle cause nel mondo. La terza via, basata sulla contingenza, deduce che deve esistere un essere necessario che non dipende da altri per la propria esistenza. La quarta via, quella dei gradi di perfezione, conclude che esiste un massimo in ogni genere di perfezioni, che è causa di tutte le perfezioni nelle cose. Infine, la quinta via, quella del governo del mondo, osserva l'ordine intelligente nell'universo e deduce l'esistenza di un'intelligenza suprema che lo dirige. Queste argomentazioni filosofiche mirano a stabilire l'esistenza di Dio come causa prima e principio ultimo di tutto ciò che esiste.