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L'evoluzione poetica di Gabriele d'Annunzio è segnata dall'influenza di Giosuè Carducci nelle sue prime opere, fino alla ricerca della perfezione formale e alla maturazione espressa nel 'Poema paradisiaco'. Le 'Laudi' rappresentano una svolta, con l'introduzione del panismo e una nuova libertà metrica che influenzerà la poesia del Novecento.
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D'Annunzio mostra una marcata influenza del classicismo di Giosuè Carducci nelle sue prime liriche, adottando i metri classici e "barbari"
Nonostante l'adesione ai modelli carducciani, d'Annunzio inizia a sviluppare una propria voce poetica caratterizzata da una sensualità più marcata e una descrizione più vivida e personale della natura
La raccolta "Intermezzo di rime" segna un primo distacco dal decoro carducciano per il suo contenuto ritenuto provocatorio e osceno
Con il progredire della sua carriera letteraria, d'Annunzio manifesta un'evoluzione stilistica che lo porta a una ricerca ossessiva della perfezione formale
Il periodo definito dallo stesso d'Annunzio come la sua "fase alessandrina" è caratterizzato da un'attenzione meticolosa alla forma poetica, come sottolineato dall'epigrafe "il verso è tutto" presente nell'edizione del 1890
La poesia di d'Annunzio diventa un laboratorio di sperimentazione metrica e stilistica, con l'obiettivo di raggiungere una bellezza formale assoluta
Il "Poema paradisiaco", pubblicato nel 1893, segna un punto di svolta nella produzione poetica di d'Annunzio, che si avvia verso la piena maturità artistica
In queste liriche, d'Annunzio affronta temi più intimi e personali, esprimendo il desiderio di un'unione profonda con la natura e una vita in armonia con essa
Il "Poema paradisiaco" rivela un tono più intimo e personale, in contrasto con la grandiosità delle opere precedenti, e celebra la natura e il ritorno a una semplicità più autentica
Con le "Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi", d'Annunzio compie una svolta nella sua produzione poetica, influenzando anche il corso della poesia italiana del Novecento
L'opera è ispirata dal viaggio in Grecia e dalla convinzione di d'Annunzio che "il gran Pan non è morto"
Le "Laudi" celebrano la civiltà ellenica e una visione della Natura come entità sacra, influenzando la poesia del Novecento