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Il Risorgimento italiano e l'unità nazionale

L'era della Restaurazione e il Risorgimento italiano segnano il cammino verso l'Unità d'Italia. Figure come Cavour e Garibaldi, con le loro strategie politiche e militari, hanno contribuito a scolpire il percorso dell'unificazione nazionale, culminato con la proclamazione del Regno d'Italia nel 1861 e l'annessione di Roma nel 1870.

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1

Congresso di Vienna - Data

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1814-1815, segna l'inizio dell'età della Restaurazione.

2

Obiettivo della Restaurazione

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Ristabilire l'ordine pre-rivoluzionario e pre-napoleonico in Europa.

3

Statuto Albertino - Importanza

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1848, base costituzionale per il Regno di Sardegna, avvio delle riforme per l'unificazione italiana.

4

Il ______ ______, conte di Cavour, ha avuto un ruolo chiave nel Risorgimento italiano, mirando a espellere l'Austria dal Lombardo-Veneto.

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Camillo Benso primo ministro

5

Gli accordi di ______, firmati il 20 luglio ______, prevedevano l'espansione del Piemonte in cambio di Nizza e ______ alla Francia.

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Plombières 1858 Savoia

6

Scoppio Seconda Guerra d'Indipendenza

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26 aprile 1859, inizio conflitto franco-sardo contro Austria per influenze in Italia.

7

Armistizio e conseguenze politiche interne

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Napoleone III firma armistizio per pressioni e minaccia prussiana, Cavour si dimette, governo provvisorio instaurato.

8

Esito plebisciti post-guerra

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Toscana, Emilia, altri ducati votano annessione al Regno di Sardegna; Nizza e Savoia cedute alla Francia.

9

Per evitare problemi con altre nazioni, ______ permette a ______ di avviare la spedizione dei Mille il ______.

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Cavour Garibaldi 6 maggio 1860

10

Sbarco di Garibaldi in Calabria

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Agosto 1860, inizio campagna del Sud, fuga Francesco II.

11

Posizioni aristocrazia e ceti popolari meridionali

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Aristocrazia pro annessione a Regno Sardegna, popolari/contadini divisi.

12

Proclamazione Regno d'Italia

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Marzo 1861, annessioni via plebisciti, Vittorio Emanuele II primo re.

13

Dopo la morte di ______ nel ______, il vuoto politico è stato colmato da ______ Rattazzi.

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Cavour 1861 Urbano

14

Nel ______, una spedizione di ______ per prendere Roma è stata interrotta in ______.

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1862 Garibaldi Aspromonte

15

La capitale d'Italia è stata trasferita da Torino a ______ in seguito alla Convenzione di settembre del ______.

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Firenze 1864

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'Era della Restaurazione e le Premesse per l'Unità d'Italia

Il Congresso di Vienna del 1814-1815 inaugura l'età della Restaurazione, un'epoca in cui le grandi potenze europee si adoperano per ristabilire l'ordine politico antecedente alle turbolenze della Rivoluzione Francese e alle guerre napoleoniche. In Italia, il fallimento dei moti insurrezionali del 1848 consolida il dominio austriaco, in particolare nel Lombardo-Veneto e nelle regioni centrali. Nonostante ciò, due entità statali mantengono una relativa indipendenza: il Regno delle Due Sicilie, retto dai Borboni con un regime assolutista, e il Regno di Sardegna sotto la dinastia dei Savoia, dove l'adozione dello Statuto Albertino nel 1848 e le riforme promosse da Camillo Benso, conte di Cavour, gettano le fondamenta per il processo di unificazione nazionale.
Statua equestre di Vittorio Emanuele II in marmo bianco al Vittoriano, Roma, con ombre marcate su sfondo cielo chiaro.

La Visione e la Strategia di Cavour per l'Unificazione

Camillo Benso, conte di Cavour, primo ministro del Regno di Sardegna, e Giuseppe Garibaldi, generale e patriota di grande carisma, si affermano come figure centrali del Risorgimento italiano. Cavour, con una politica interna orientata al liberalismo economico e una diplomazia estera attiva, come dimostrato dall'intervento nella Guerra di Crimea, mira a scacciare l'Austria dal Lombardo-Veneto stringendo un'alleanza con la Francia. Napoleone III, intravedendo l'opportunità di sostituire l'influenza austriaca con quella francese nella penisola italiana, decide di appoggiare Cavour. Questa alleanza si concretizza con gli accordi di Plombières del 20 luglio 1858, che prevedono l'annessione di territori italiani al Piemonte in cambio della cessione di Nizza e Savoia alla Francia.

La Politica Estera di Napoleone III e le Conseguenze per l'Italia

Napoleone III, imperatore dei Francesi, persegue l'obiettivo di ridimensionare l'influenza austriaca in Italia e di affermare la supremazia francese nella regione. La Seconda Guerra d'Indipendenza scoppia il 26 aprile 1859 e vede iniziali vittorie franco-sarde. Tuttavia, la minaccia di un intervento prussiano e le pressioni politiche interne inducono Napoleone III a firmare un armistizio, che provoca le dimissioni di Cavour e l'istituzione di un governo provvisorio. Cavour ritorna al potere poco dopo, organizzando plebisciti che portano all'annessione di Toscana, Emilia e altri ducati al Regno di Sardegna, nonché alla definitiva cessione di Nizza e Savoia alla Francia.

La Spedizione dei Mille e l'Unificazione del Sud Italia

Con il nord Italia ormai avviato verso l'unificazione, l'attenzione si sposta verso il sud. Per evitare complicazioni diplomatiche con altre nazioni europee, Cavour concede a Garibaldi, con un tacito assenso, di organizzare la spedizione dei Mille. Il 6 maggio 1860, Garibaldi parte da Quarto, vicino a Genova, e sbarca in Sicilia, dove ottiene rapidi successi militari. Emergono questioni politiche su come gestire le città liberate: se annetterle direttamente al Regno di Sardegna o convocare un'Assemblea Costituente per stabilire la forma dello Stato italiano.

Il Regime Garibaldino e le Tensioni nel Meridione

Garibaldi prosegue la sua campagna sbarcando in Calabria nell'agosto 1860 e costringendo alla fuga il re borbonico Francesco II. Il governo provvisorio instaurato da Garibaldi si trova di fronte a tensioni interne: l'aristocrazia meridionale è favorevole all'annessione al Regno di Sardegna, mentre i ceti popolari e i contadini, in parte, vedono in Garibaldi un alleato dei Savoia. Il fenomeno del brigantaggio si diffonde come forma di resistenza violenta al nuovo ordine, accentuando il divario tra nord e sud e contribuendo alla creazione di un'immagine romantica del brigante. L'unificazione procede con plebisciti che portano all'annessione del Regno delle Due Sicilie, Umbria e Marche al Piemonte, culminando nella proclamazione del Regno d'Italia e di Vittorio Emanuele II come suo primo re nel marzo 1861.

La Risoluzione della Questione Romana e il Completamento dell'Unità

La prematura scomparsa di Cavour nel 1861 lascia un vuoto politico colmato da Urbano Rattazzi, che si trova a gestire la delicata questione romana. Una spedizione guidata da Garibaldi per conquistare Roma viene fermata in Aspromonte nel 1862. La Convenzione di settembre del 1864, stipulata tra Francia e Italia, prevede il trasferimento della capitale da Torino a Firenze. La Terza Guerra d'Indipendenza, combattuta nel 1866 in alleanza con la Prussia, consente all'Italia di annettere il Veneto, ma non Trento e Trieste. La questione romana trova soluzione nel 1870, quando le truppe italiane entrano a Roma attraverso Porta Pia, annettendo la città al Regno d'Italia dopo un plebiscito e riconoscendo al Papa la sovranità su un limitato territorio, nonostante egli si proclami "prigioniero" nello Stato italiano.