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Il Positivismo e il Naturalismo hanno segnato la letteratura dell'Ottocento, con autori come Émile Zola e Giovanni Verga che hanno indagato la realtà sociale. Questi movimenti hanno enfatizzato l'approccio scientifico e deterministico, influenzando la rappresentazione letteraria di temi come la povertà e le dinamiche sociali, e mirando a stimolare il cambiamento sociale attraverso la narrazione.
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Il Positivismo si basava sulla conoscenza derivata dall'esperienza sensoriale e dall'applicazione del metodo scientifico
Il Positivismo ha spinto gli scrittori a esplorare la realtà sociale in modo critico e analitico
Émile Zola e Giovanni Verga sono stati tra gli autori che hanno adottato l'approccio positivista nella loro scrittura
Il Realismo si proponeva di rappresentare la vita quotidiana senza idealizzazioni
In Francia, il Realismo si è evoluto nel Naturalismo, mentre in Italia ha dato origine al Verismo
Il Realismo mirava a una rappresentazione autentica e spesso cruda della società
Il Naturalismo considerava gli individui come il risultato delle loro eredità genetiche e dell'ambiente in cui vivevano
Il Naturalismo ha affrontato temi come la povertà, l'alcolismo, la prostituzione e le malattie sociali
Gli scrittori naturalisti, come Zola, miravano a sensibilizzare il pubblico alle questioni sociali e a promuovere il cambiamento attraverso la loro arte
Il ciclo dei Rougon-Macquart è un ambizioso progetto letterario di Zola che esamina le vite di una famiglia durante il Secondo Impero francese
Zola ha espresso la sua poetica naturalista nel saggio "Il romanzo sperimentale", basato sull'osservazione della realtà e sull'uso del metodo scientifico
Edmond e Jules de Goncourt e Guy de Maupassant sono stati altri importanti esponenti del Naturalismo francese, con opere che esploravano le classi sociali emarginate e le ossessioni umane