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La Prima Guerra Mondiale

L'entrata dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale e le battaglie dell'Isonzo rappresentano un periodo cruciale della storia italiana. Il generale Luigi Cadorna guidò le forze italiane contro l'Austria-Ungheria, affrontando difficoltà logistiche e una resistenza nemica tenace. Questi eventi, insieme alla guerra di trincea e alle offensive sul fronte occidentale, segnarono profondamente il corso del conflitto.

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1

L'Italia è entrata nella Grande Guerra il ______, dopo aver firmato il ______.

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24 maggio 1915 Patto di Londra

2

Il capo di stato maggiore dell'esercito italiano durante la prima guerra mondiale era il generale ______.

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Luigi Cadorna

3

La risposta dell'Austria-Ungheria all'offensiva italiana fu nota come ______, che si fermò sull'altopiano di ______.

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Strafexpedition Asiago

4

Caratteristiche guerra di posizione 1916

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Trincee da Manica a Svizzera, combattimenti statici, difesa prevalente sull'attacco.

5

Offensiva Brusilov - Impatto

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Pesanti perdite per Imperi Centrali, nessun vantaggio decisivo per Intesa.

6

Estensione fronte occidentale

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Dalla Manica alla Svizzera, scenario principale di scontri e strategie militari.

7

Nel ______, la Bulgaria si alleò con gli Imperi Centrali durante la Prima Guerra Mondiale.

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1915

8

Il Portogallo e la Romania si unirono all'______ nel ______.

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Intesa 1916

9

A seguito della sconfitta, le forze degli Imperi Centrali occuparono ______ nel mese di ______.

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Bucarest dicembre

10

La Germania rispose al blocco navale britannico con una guerra sottomarina ______.

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indiscriminata

11

La battaglia dello ______, avvenuta tra il 31 maggio e il 1 giugno del ______, non ebbe un vincitore chiaro.

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Jutland 1916

12

Nonostante l'esito incerto, la battaglia dello Jutland confermò il dominio ______ sui mari.

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britannico

13

Cause ammutinamenti 1917

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Condizioni estreme, perdite umane, mancanza guadagni territoriali, minarono morale truppe.

14

Effetti rivolte esercito russo

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Contribuirono al collasso zarismo, instaurazione governo provvisorio.

15

Reazione generale Cadorna insubordinazione

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Adottò misure severe, inclusa la decimazione, per reprimere diserzioni e ammutinamenti.

16

Nel ______, gli Stati Uniti entrarono nel conflitto mondiale a causa degli attacchi ai loro ______ e la scoperta del ______ Zimmermann.

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1917 mercantili telegramma

17

La Russia si ritirò dalla guerra dopo la Rivoluzione d'Ottobre, firmando il trattato di ______-Litovsk nel ______.

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Brest marzo 1918

18

L'offensiva austro-ungarica sul fronte italiano ebbe come esito la ______ di ______ nell'ottobre del ______.

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disfatta Caporetto 1917

19

L'ingresso degli Stati Uniti nella guerra diede un nuovo slancio alle forze ______.

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dell'Intesa

20

Gli Imperi Centrali poterono concentrare le loro forze sul fronte occidentale dopo che la ______ si ritirò dal conflitto.

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Russia

21

Battaglia di Vittorio Veneto

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Vittoria alleata decisiva sul fronte italiano nel 1918, porta all'armistizio austro-ungarico il 3 novembre.

22

Offensiva alleata sul fronte occidentale

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Truppe tedesche indebolite e demoralizzate, cedono all'offensiva alleata e all'arrivo dei rinforzi USA.

23

Caduta della monarchia tedesca

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Rivolte interne in Germania portano alla caduta della monarchia e alla firma dell'armistizio l'11 novembre 1918.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'Intervento dell'Italia nella Grande Guerra e le Battaglie dell'Isonzo

L'entrata dell'Italia nel primo conflitto mondiale avvenne il 24 maggio 1915, a seguito della firma del Patto di Londra. L'Italia, inizialmente neutrale, si schierò con l'Intesa, mirando all'acquisizione di territori austroungarici. Il generale Luigi Cadorna, capo di stato maggiore dell'esercito italiano, condusse dodici battaglie lungo il fiume Isonzo, con l'intento di sfondare le linee austro-ungariche e avanzare verso Trieste e la pianura slovena. Nonostante la superiorità numerica, le truppe italiane si scontrarono con difficoltà logistiche e con una tenace resistenza nemica, subendo pesanti perdite. La Strafexpedition, o Spedizione Punitiva, fu la risposta austro-ungarica all'offensiva italiana, che si arrestò sull'altopiano di Asiago. Il fronte italiano rimase quindi in una situazione di stallo, con episodi di eroismo e sacrificio che segnarono profondamente la memoria collettiva nazionale.
Paesaggio desolato di un campo di battaglia della Prima Guerra Mondiale con trincea erosa, alberi spogli e rovine di edifici sotto un cielo grigio.

La Guerra di Posizione e l'Impasse sul Fronte Occidentale

Nel 1916, il fronte occidentale era caratterizzato da una guerra di posizione, con trincee che si estendevano dalla Manica fino alla Svizzera. La battaglia di Verdun, iniziata il 21 febbraio 1916, divenne un simbolo della tenacia francese e della brutalità della guerra di trincea, con perdite ingenti da entrambe le parti. Contemporaneamente, l'offensiva della Somme, avviata il 1 luglio 1916, rappresentò uno sforzo alleato per rompere il fronte tedesco, ma si concluse con un bilancio di vittime altrettanto elevato e senza cambiamenti strategici significativi. Sul fronte orientale, l'offensiva Brusilov dell'esercito russo, lanciata nel giugno 1916, riuscì a infliggere pesanti perdite agli Imperi Centrali, ma non riuscì a tradursi in un vantaggio decisivo per l'Intesa.

L'Allargamento del Conflitto e le Sfide degli Imperi Centrali

La Prima Guerra Mondiale si espanse con l'entrata in guerra di nuovi attori. La Bulgaria si unì agli Imperi Centrali nel 1915, mentre il Portogallo e la Romania entrarono a far parte dell'Intesa nel 1916. La Romania fu rapidamente sconfitta dalle forze degli Imperi Centrali, che occuparono Bucarest a dicembre. La guerra navale vide il blocco navale britannico contro la Germania, che tentò di contrastarlo con la guerra sottomarina indiscriminata. La battaglia dello Jutland, combattuta tra il 31 maggio e il 1 giugno 1916, fu la più grande battaglia navale della guerra e, nonostante non avesse un vincitore chiaro, confermò il controllo britannico sui mari.

La Guerra di Trincea e il Disagio dei Combattenti

La guerra di trincea, con le sue condizioni estreme e la staticità del fronte, causò un logoramento fisico e psicologico dei soldati. Le perdite umane, spesso senza guadagni territoriali significativi, minarono il morale delle truppe e portarono a episodi di ammutinamento e diserzione. Nel 1917, l'esercito russo fu scosso da rivolte che contribuirono al collasso dello zarismo e all'instaurazione di un governo provvisorio. Anche tra le truppe francesi e italiane si verificarono episodi di insubordinazione, con il generale Cadorna che reagì con misure severe, come la decimazione. Sul fronte interno, la guerra provocò malcontento e tensioni sociali, con scioperi e manifestazioni che furono spesso repressi con durezza.

Il Cambiamento del Panorama nel 1917 e l'Entrata in Guerra degli USA

Il 1917 fu un anno cruciale per la guerra, con l'entrata in conflitto degli Stati Uniti il 6 aprile, motivata dagli attacchi tedeschi ai loro mercantili e dalla rivelazione del telegramma Zimmermann. L'apporto americano fornì un nuovo impulso alle forze dell'Intesa. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, la Russia si ritirò dal conflitto con la firma del trattato di Brest-Litovsk nel marzo 1918. Ciò permise agli Imperi Centrali di concentrare le loro forze sul fronte occidentale, dove lanciarono una serie di offensive nella primavera del 1918. Tuttavia, l'offensiva austro-ungarica sul fronte italiano si concluse con la disfatta di Caporetto nell'ottobre 1917, che segnò un momento critico per l'Italia.

La Fine del Conflitto e la Vittoria dell'Intesa

L'anno 1918 vide il contrattacco alleato sul fronte italiano, culminato nella vittoria decisiva nella battaglia di Vittorio Veneto, che costrinse l'Austria-Ungheria a chiedere l'armistizio, firmato il 3 novembre 1918. Sul fronte occidentale, le forze tedesche, indebolite e demoralizzate, non riuscirono a resistere all'offensiva alleata rafforzata dall'arrivo delle truppe americane. La Germania, affrontando una situazione interna critica con rivolte e la caduta della monarchia, firmò l'armistizio l'11 novembre 1918. Questo evento segnò la fine della Prima Guerra Mondiale e l'inizio di un difficile processo di pace che avrebbe portato alla firma del Trattato di Versailles nel 1919.