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La riforma Moratti nel sistema educativo italiano

La riforma Moratti, introdotta dalla Legge 53/2003, ha segnato un punto di svolta per l'istruzione in Italia, con l'incremento del monte ore e la personalizzazione dei percorsi di apprendimento. Ha introdotto anche l'Invalsi per valutare l'efficacia del sistema educativo.

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Riforma Moratti - Obiettivo principale

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Revisione sistema educativo senza accorciare il primo ciclo di istruzione.

2

Stati generali della scuola - Funzione

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Consultazione per raccogliere opinioni e indirizzare la riforma dell'istruzione.

3

Commissario guida riforma - Identità

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Giuseppe Bertagna, pedagogista incaricato di guidare la commissione per la riforma.

4

Nonostante le ______ durante il dibattito, il Ministro Moratti optò per una legge delega anziché un unico testo di ______.

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divergenze riforma

5

Legge 53/2003: 'tre I'

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Iniziativa legislativa per rafforzare l'insegnamento dell'Inglese, l'uso di Internet e la cultura d'Impresa nel sistema educativo italiano.

6

Riforma Berlinguer vs Legge 53/2003

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La Legge 53 ha ripristinato gli 8 anni di primo ciclo di istruzione, contrariamente alla riforma Berlinguer che aveva previsto un ciclo unico di 10 anni.

7

Ruolo delle Regioni nella formazione professionale

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Con la Legge 53/2003, le Regioni hanno acquisito maggiori competenze nella gestione e organizzazione dell'istruzione professionale.

8

Il ______ ______ 59/2004 ha definito le norme per la scuola dell'infanzia e il primo ciclo di istruzione.

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Decreto Legislativo

9

Indicazioni nazionali - Decreto 59

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Sostituiscono i programmi con programmazione per competenze e obiettivi.

10

Obiettivi formativi e profili di uscita

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Ridefiniscono le mete educative e le capacità acquisite dagli studenti a fine ciclo.

11

Principi di personalizzazione e programmazione per obiettivi

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Fondamenti delle indicazioni nazionali che guidano l'insegnamento individualizzato.

12

L'______ è subentrato al precedente CEDE con il compito di misurare i risultati degli studenti piuttosto che il rendimento dei ______.

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Invalsi docenti

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Contesto Storico e Origini della Legge 53/2003

La Legge 53/2003, conosciuta come riforma Moratti, segna un'importante evoluzione nel sistema educativo italiano. La riforma si inserisce in un contesto di dibattito politico e sociale, succedendo al tentativo di riforma del Ministro Berlinguer, che aveva proposto una riduzione di un anno del primo ciclo di istruzione, sollevando notevoli controversie. Con l'arrivo al potere del Centro-destra, si promette la cancellazione della riforma Berlinguer e la riduzione del personale scolastico. La Ministra dell'Istruzione Letizia Moratti, incaricata di riformare il sistema senza accorciare il primo ciclo, convoca gli Stati generali della scuola e, seguendo le indicazioni di una commissione guidata dal pedagogista Giuseppe Bertagna, avvia una revisione della riforma precedente, bloccandone l'attuazione.
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Principi e Innovazioni della Riforma Moratti

La riforma Moratti si fonda su due concetti fondamentali: l'incremento del monte ore annuale e la personalizzazione dei percorsi di apprendimento. Il dibattito parlamentare fu intenso e si concluse con la decisione di attuare una riforma globale del sistema educativo. A fronte delle divergenze emerse, il Ministro Moratti decise di non presentare un testo unico di riforma, ma di procedere tramite una legge delega che consentisse l'emanazione di provvedimenti ministeriali successivi per definire la nuova struttura del sistema scolastico italiano.

Deleghe della Legge 53 e Modifiche alla Riforma Precedente

La Legge 53/2003 prevede una serie di deleghe per la riforma di vari aspetti del sistema educativo, inclusi l'obbligo scolastico e l'integrazione con il mondo del lavoro. Queste deleghe intendevano concretizzare le "tre I" (Inglese, Internet, Impresa) enfatizzate durante la campagna elettorale di Silvio Berlusconi. Tra le modifiche più significative rispetto alla riforma Berlinguer, la legge 53 stabilisce il ripristino dei tradizionali otto anni del primo ciclo di istruzione e l'eliminazione dell'obbligo scolastico a 15 anni, oltre a una ristrutturazione del sistema di istruzione professionale, con un ruolo rafforzato delle Regioni.

Personalizzazione dell'Apprendimento e Decreti Attuativi

La Legge 53 introduce il principio di personalizzazione dell'apprendimento, che ha portato a una revisione dei programmi di studio in linea con le indicazioni nazionali. I decreti attuativi, in particolare il Decreto Legislativo 59/2004, hanno stabilito le norme generali per la scuola dell'infanzia e il primo ciclo di istruzione, definendo il monte ore annuale e offrendo ai genitori maggiore libertà nella scelta dell'offerta formativa. Nonostante ciò, i decreti hanno suscitato numerose critiche, soprattutto per la difesa del tempo pieno e per la conservazione delle caratteristiche della scuola elementare pre-riforma, rallentando l'attuazione della riforma.

Indicazioni Nazionali e Riformulazione dei Programmi di Studio

Con la riforma Moratti vengono introdotte le indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia e per il primo e secondo ciclo di istruzione, che ridefiniscono gli obiettivi formativi e i profili di uscita degli studenti. Queste indicazioni, allegate al decreto 59, sostituiscono il tradizionale concetto di programma con una programmazione per competenze e obiettivi. Nonostante le iniziali polemiche, le indicazioni nazionali sono state oggetto di revisioni e hanno trovato una loro configurazione definitiva negli anni successivi, mantenendo i principi di personalizzazione e di programmazione per obiettivi.

Valutazione del Sistema Educativo e Istituzione dell'Invalsi

Contestualmente alla riforma dell'istruzione, la Ministra Moratti ha promosso l'istituzione di un sistema di valutazione esterno, l'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (Invalsi), che ha preso il posto del precedente CEDE. L'Invalsi è incaricato di valutare l'efficacia del sistema educativo attraverso i risultati degli studenti, anziché il rendimento dei docenti. Questo ha portato all'introduzione dei test Invalsi, inizialmente su base sperimentale e successivamente resi obbligatori, per misurare la qualità dell'istruzione nel paese.