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La 'Gerusalemme liberata' di Torquato Tasso è un poema epico che fonde storia e fantasia per narrare le vicende della Prima Crociata. L'opera riflette il conflitto tra cristiani e musulmani, arricchita dal 'meraviglioso' cristiano e influenzata dalle dottrine della Controriforma. Goffredo di Buglione, il comandante cristiano, simboleggia la rettitudine e la fede. Il poema esplora anche il tema dell'amore e la sua finalità educativa, in linea con i principi morali dell'epoca.
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Torquato Tasso iniziò a concepire l'idea dell'opera intorno al 1559-1560, con un progetto preliminare intitolato "Il Gierusalemme"
Approfondimento della teoria poetica
Dopo aver approfondito la teoria poetica nei suoi "Discorsi dell'arte poetica", Tasso riprese il lavoro nel 1565
L'opera fu completata circa dieci anni dopo e presentata alla corte di Alfonso II d'Este nel 1575
Tasso affidò il manoscritto a revisori eruditi come Sperone Speroni e Scipione Gonzaga per conformarlo ai dettami della Controriforma
Aggravamento della salute mentale del poeta
L'eccessiva pedanteria dei revisori contribuì ad aggravare la già fragile salute mentale di Tasso
Internamento di Tasso
A causa di comportamenti giudicati inappropriati, Tasso fu internato nell'Ospedale di Sant'Anna a Ferrara nel 1579
Nonostante le revisioni e la preferenza di Tasso per il titolo "Goffredo", l'opera fu pubblicata nel 1581 con il titolo "Gerusalemme liberata"
La "Gerusalemme liberata" si distingue per la rappresentazione del conflitto tra cristiani e musulmani durante le crociate, senza ridurlo a una semplice dicotomia tra bene e male
Il poema è impreziosito dal "meraviglioso" cristiano, che introduce elementi soprannaturali e riflette lo scontro tra forze angeliche e demoniache
Il tema centrale del poema è il conflitto interiore dei crociati, tentati dal male, con la geografia del poema che simboleggia le deviazioni dal cammino della virtù
Tasso incorpora nel poema i valori della Controriforma, che richiedevano una letteratura attenta ai temi religiosi e morali
L'amore è trattato con ambivalenza nel poema, come ostacolo alla vera fede, ma che lascia un'impronta indelebile sui personaggi
Il poema mira a insegnare la verità attraverso la poesia, in armonia con l'ideale oraziano di "mescolare l'utile al dolce"
La "Gerusalemme liberata" si distingue per la sua struttura narrativa concentrata e uno stile elevato, adeguato alla gravità dei temi trattati