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La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso è un poema epico che narra la Prima Crociata e la conquista di Gerusalemme. L'opera, intrisa di elementi storico-religiosi e soprannaturali, riflette i valori della Controriforma e del Rinascimento, esplorando il conflitto tra dovere eroico e passioni umane attraverso un'arte narrativa ricca e complessa.
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Il poema epico "La Gerusalemme liberata" fu scritto da Torquato Tasso tra il 1570 e il 1575, inizialmente concepito con il titolo "Goffredo" in onore del condottiero della Prima Crociata
Versione non autorizzata e accettazione del titolo
Nel 1581, una versione non autorizzata del poema fu pubblicata con il titolo "Gerusalemme liberata", che Tasso in seguito accettò
Edizione rivista e corretta dall'autore
Nel 1584, Tasso pubblicò una nuova edizione del poema, rivista e corretta per conformarsi alle esigenze della Controriforma
"La Gerusalemme liberata" si distingue per la sua narrazione di eventi storici, con elementi soprannaturali coerenti con la cultura cristiana del XVI secolo, e per la sua struttura unitaria messa in crisi da contraddizioni interne
Il poema narra la conquista di Gerusalemme e la liberazione del Santo Sepolcro durante la Prima Crociata del 1099
Tasso sceglie il tema della Prima Crociata per conferire verosimiglianza e autorità alla narrazione, in linea con i principi espressi nei "Discorsi dell'arte poetica"
Il poema rappresenta il conflitto tra i valori individualisti e di ricerca del piacere del Rinascimento e quelli di uniformità e repressione del piacere della Controriforma
Tasso inserisce elementi soprannaturali, come l'intervento divino e le forze infernali, coerenti con la cultura cristiana del XVI secolo
Lo spazio del poema è sia orizzontale, con lo scontro tra cristiani e pagani, sia verticale, con la presenza del Cielo e dell'Inferno, mentre il tempo segue un ordine lineare arricchito da flashback
Il poema è scritto in ottave endecasillabi, con uno stile elevato e l'uso di figure retoriche e un lessico selezionato per esprimere concetti simbolici o insoliti