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Il Trasformismo nella Storia Politica Italiana: Concetto e Contesto Storico

Il trasformismo è una pratica politica italiana post-unitaria che mirava a creare maggioranze parlamentari includendo diverse correnti politiche. Associato a figure come Agostino Depretis, è stato analizzato da Antonio Gramsci come strumento di egemonia delle classi dirigenti e da Benedetto Croce come adattamento agli ideali liberali. Questa strategia politica rispondeva alle sfide di un'Italia in rapida evoluzione, mediando tra pressioni sociali e politiche.

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1

Periodo storico del trasformismo in Italia

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Tra il 1870 e il 1898, fase post-unitaria.

2

Obiettivo del trasformismo

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Costruire maggioranze parlamentari con elementi di varie tendenze politiche per stabilità e governabilità.

3

Caratteristica del trasformismo depretisiano

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Alleanza tra forze politiche diverse per coesione nazionale in un'epoca di cambiamenti.

4

Il trasformismo, secondo ______, era una pratica politica in Italia fin dal ______, finalizzata a creare una classe dirigente unita.

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Gramsci 1848

5

Attraverso il trasformismo, le classi al potere integravano gli elementi più rivoluzionari delle opposizioni, rendendo il ______ una 'rivoluzione passiva'.

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Risorgimento

6

Passaggio governo Destra a Sinistra storica (1876)

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Non interrompe impegno liberali, continuità ideale liberale.

7

Supporto Destra a nuovi governi Sinistra

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Dimostra trasformismo come adattamento pragmatico, non decadenza.

8

Trasformismo secondo Croce

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Meccanismo equilibrio politico, preserva stabilità e progresso nazionale.

9

Secondo storici come ______, il trasformismo in Italia non derivava solo dall'ingegnosità di politici quali ______, ma aveva radici nelle condizioni economiche e sociali dell'epoca.

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Pescosolido Depretis

10

Apprezzamento del trasformismo

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Evitato conflitti, integrato correnti politiche in democrazia.

11

Critiche al trasformismo

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Indebolimento istituzioni democratiche, riduzione qualità dibattito politico.

12

Contributo del trasformismo

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Convivenza pacifica di ideologie e forze politiche potenzialmente inconciliabili.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Il Trasformismo nella Storia Politica Italiana: Concetto e Contesto Storico

Il trasformismo è un termine che descrive una pratica politica diffusa nell'Italia post-unitaria, prevalentemente tra il 1870 e il 1898, che consisteva nel costruire maggioranze parlamentari attraverso l'incorporazione di elementi di diversa estrazione politica. Questo fenomeno non era un'esclusività italiana, ma si manifestava anche in altri contesti europei. Agostino Depretis è spesso associato a questa pratica, avendo promosso un modello di governo che favoriva l'alleanza tra forze politiche anche molto diverse tra loro, al fine di garantire stabilità e governabilità. Il trasformismo depretisiano è considerato uno degli esempi più significativi di questa strategia politica, che ha cercato di mantenere l'ordine e la coesione nazionale in un periodo di grandi cambiamenti.
Camera parlamentare italiana d'epoca con banchi in legno scuro disposti a semicerchio, finestre ad arco e pavimento a scacchi in marmo.

L'Analisi del Trasformismo da Parte di Antonio Gramsci

Antonio Gramsci, teorico marxista e fondatore del Partito Comunista d'Italia, interpretava il trasformismo come un meccanismo di mantenimento dell'egemonia da parte delle classi dirigenti, sia conservatrici che progressiste. Secondo Gramsci, il trasformismo era una dinamica presente nella politica italiana sin dal 1848, mirante a formare una classe dirigente coesa attraverso l'assorbimento degli elementi più innovativi e potenzialmente sovversivi delle opposizioni. Questo processo contribuiva a neutralizzare le minacce al potere costituito, permettendo al Risorgimento di essere una "rivoluzione passiva", ovvero una trasformazione che non alterava sostanzialmente le strutture di potere esistenti.

Il Trasformismo e l'Ideologia Liberale secondo Benedetto Croce

Benedetto Croce, filosofo e storico di orientamento liberale, vedeva nel trasformismo un elemento di continuità per gli ideali liberali in Italia. Egli sosteneva che il passaggio di consegne dal governo della Destra storica a quello della Sinistra storica nel 1876 non avesse interrotto l'impegno verso gli obiettivi liberali. Anzi, alcuni esponenti della Destra appoggiarono i nuovi governi, dimostrando che il trasformismo non era necessariamente sinonimo di decadenza politica, ma poteva essere interpretato come un adattamento pragmatico alle esigenze di un paese in evoluzione. Croce considerava il trasformismo un meccanismo di equilibrio tra le forze politiche, che contribuiva a preservare la stabilità e il progresso nazionale.

Il Trasformismo come Risposta alle Sfide di un Paese in Evoluzione

Il trasformismo, secondo l'analisi di storici come Pescosolido, non era solo frutto dell'astuzia di politici come Depretis, ma era radicato nelle specificità economiche, sociali e politiche dell'Italia di fine Ottocento. Questa pratica politica emergeva come una risposta alle sfide di un paese che stava vivendo una rapida modernizzazione, cercando di mediare tra le diverse pressioni sociali e politiche. Il trasformismo si configurava quindi come una strategia per gestire le tensioni interne e promuovere una stabilità governativa, sebbene avesse anche effetti negativi sulla qualità della democrazia e sulla vita politica del paese.

Valutazioni Storiche e Impatto del Trasformismo

Le interpretazioni storiche del trasformismo sono molteplici e spesso contrastanti. Da un lato, è stato apprezzato per aver evitato conflitti diretti e per aver integrato diverse correnti politiche in un sistema democratico. Dall'altro, è stato criticato per aver indebolito le istituzioni democratiche e per aver ridotto la qualità del dibattito politico. Nonostante le critiche, il trasformismo è riconosciuto per aver contribuito a una convivenza pacifica di ideologie e forze politiche che, in altre circostanze, avrebbero potuto risultare inconciliabili all'interno di un unico sistema politico.