L'erranza di Dante Alighieri nella Divina Commedia inizia con il suo smarrimento in una selva oscura, simbolo di una crisi esistenziale. Incontra Virgilio, che lo guiderà attraverso l'Inferno e il Purgatorio. Il viaggio è segnato da simboli forti come le tre bestie e il terremoto, rappresentando un percorso di purificazione.
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Dante si ritrova in una selva oscura, simbolo della sua crisi esistenziale e spirituale
La lonza, il leone e la lupa
Le tre bestie simboleggiano rispettivamente la lussuria, la superbia e l'avarizia e cupidigia, che impediscono a Dante di proseguire il suo cammino
Virgilio, il sommo poeta latino, si offre di guidare Dante attraverso l'Inferno e il Purgatorio, fino al Paradiso
Dante manifesta dubbi sulla sua idoneità a intraprendere un viaggio così arduo, confrontandosi con figure storiche e mitologiche che ebbero visioni e missioni di origine divina
Beatrice, l'amata di Dante, intercede per lui presso la Vergine Maria e Santa Lucia, sollecitando l'aiuto di Virgilio
La rivelazione delle intercessioni celesti conferisce a Dante il coraggio necessario per proseguire il suo viaggio, consapevole di essere oggetto di una missione divina
Sopra la porta dell'Inferno è incisa l'invettiva "Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate", che annuncia il destino delle anime dannate
La punizione degli ignavi
Nell'Antinferno sono puniti gli ignavi, coloro che in vita non presero posizione né per il bene né per il male
L'anima di Papa Celestino V
Dante incontra l'anima di Papa Celestino V, che abdicò al papato, simbolo di indecisione e mancanza di coraggio
Dante e Virgilio giungono al fiume Acheronte, dove incontrano Caronte, il traghettatore delle anime dannate
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