Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
Il valore delle monete antiche era strettamente legato al loro peso, con unità come talento, mina e siclo che riflettevano sistemi ponderali e pratiche economiche. Questi sistemi, originati in Mesopotamia, variavano tra le culture, influenzando il commercio e la politica monetaria. La convertibilità delle valute, come nel caso del tetradrammo attico, facilitava gli scambi nel frammentato mondo greco.
Show More
Il sistema babilonese si basava su una suddivisione sessantale del talento e si diffuse nel mondo greco e in altre culture attraverso i contatti commerciali e culturali con l'Oriente
Variazioni in base alle tradizioni e alle regolamentazioni locali
Il valore delle unità ponderali e monetarie non era statico, ma variava in base alle tradizioni e alle regolamentazioni locali
Norme che stabilivano il valore del metallo prezioso all'interno di una comunità
La variabilità dei valori ponderali rifletteva le norme che stabilivano il valore del metallo prezioso all'interno di una comunità e la sua sfera di influenza economica
La frammentazione politica del mondo greco si manifestava anche nell'eterogeneità dei sistemi monetari
La convertibilità tra le diverse valute era resa possibile da nominali che permettevano il conguaglio tra i valori ponderali dei vari sistemi
Il tetradrammo attico divenne la valuta di riferimento internazionale del mondo greco, adottata anche da Alessandro Magno per le sue coniazioni in argento
Le popolazioni indigene in Italia e Sicilia adottarono la libra come unità di peso, suddivisa in once
Il peso della libra variava a seconda della regione, riflettendo l'importanza del rame come standard di valore
Anche in Italia e Sicilia, il sistema monetario era strettamente connesso a un sistema ponderale ben definito, come dimostrato dal peso teorico della libra romana