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Italo Calvino, scrittore italiano, attraversò diverse fasi creative: dal realismo della Resistenza, alle fiabe, fino al gioco combinatorio e alla leggerezza narrativa. Le sue opere, come 'Le città invisibili' e 'Se una notte d'inverno un viaggiatore', esplorano la condizione umana, la scienza e il linguaggio.
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Italo Calvino è nato il 15 ottobre 1923 a Santiago de Las Vegas, Cuba, da genitori italiani
Studi e interruzione a causa della Seconda Guerra Mondiale
Dopo aver completato gli studi liceali, Calvino iniziò la facoltà di Agraria all'Università di Torino, ma la sua formazione fu interrotta dalla guerra
Esperienza nella Resistenza e impegno politico
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Calvino si unì alla Resistenza partigiana e in seguito si iscrisse al Partito Comunista Italiano, contribuendo significativamente al panorama culturale del dopoguerra italiano
Carriera letteraria e trasferimento a Parigi
Dopo la guerra, Calvino si laureò in Lettere e Filosofia e iniziò la sua carriera letteraria, trasferendosi poi a Parigi nel 1964
Realismo critico e narrazioni fiabesche
Nella sua prima fase creativa, Calvino si concentra su un realismo critico e utilizza elementi fiabeschi e allegorici nelle sue narrazioni
Scrittura come "gioco combinatorio"
Nella sua seconda fase, Calvino esplora il rapporto tra realtà e linguaggio e sviluppa un interesse per la scrittura come "gioco combinatorio"
Osservazione dei dettagli e accettazione dell'impossibilità di una visione unitaria della realtà
Nella sua terza fase, Calvino si dedica all'osservazione dei dettagli della vita e accetta l'impossibilità di una visione unitaria della realtà
Tra i suoi romanzi più famosi si trovano "Il sentiero dei nidi di ragno", "Ultimo viene il corvo" e "La giornata d'uno scrutatore"
Calvino ha scritto numerose raccolte di racconti, tra cui "Fiabe italiane", "Marcovaldo" e "Le cosmicomiche"
Alcune delle opere più sperimentali di Calvino includono "Il castello dei destini incrociati", "Le città invisibili" e "Se una notte d'inverno un viaggiatore"
In "Lezioni americane", Calvino riflette sulla letteratura e sulla leggerezza come valore letterario e cognitivo