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L'ascesa dei Fenici, noti per la produzione di porpora e l'abilità nel commercio marittimo, segnò un'epoca di prosperità nel Mediterraneo antico. Questa civiltà semitica, con le sue città-stato come Tiro e Sidone, divenne un crocevia di scambi culturali e mercantili, influenzando l'espansione coloniale e le innovazioni marittime. Il loro declino fu segnato dalla conquista di Alessandro Magno e dalle Guerre Puniche.
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I Fenici erano un'antica civiltà semitica che si stabilì lungo la costa del Levante, nell'area corrispondente all'odierno Libano
I Fenici divennero famosi per la produzione di porpora, un prezioso colorante rosso estratto dal mollusco murice
I Greci chiamarono i Fenici "phoinix", che significa "rosso porpora", in riferimento alla loro attività di produzione di porpora
Le città-Stato fenicie, tra cui Biblo, Berito, Arado, Tiro e Sidone, erano indipendenti e spesso in competizione tra loro
Dopo essere state sotto l'influenza egizia, le città-Stato fenicie guadagnarono autonomia intorno al 1200 a.C. grazie al caos seguito alle invasioni dei Popoli del Mare
Tiro divenne il centro più influente delle città-Stato fenicie intorno al 1000 a.C
La civiltà fenicia raggiunse l'apogeo tra il 1000 e l'800 a.C. grazie all'espansione del commercio marittimo
La scarsità di terre arabili e la presenza di ricche foreste di cedri favorirono l'orientamento dei Fenici verso il commercio e la produzione di manufatti
La posizione geografica dei Fenici, al crocevia di importanti rotte commerciali, li rese intermediari privilegiati nel commercio a lunga distanza
I Fenici erano abili mediatori e commercianti, trasportando e scambiando merci diverse, inclusi schiavi, armi e gioielli
Nelle loro relazioni internazionali, i Fenici mostrarono notevole diplomazia, stabilendo alleanze attraverso tributi, atti di sottomissione e matrimoni dinastici per mantenere l'autonomia delle loro città
L'autonomia delle città fenicie era reciprocamente vantaggiosa, poiché anche i regni egemoni trassero beneficio dalle attività commerciali fenicie