Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
L'Impero Romano affrontò la pressione degli Unni e l'asilo dei Visigoti, portando a cambiamenti cruciali. La battaglia di Adrianopoli, le riforme di Teodosio e la divisione dell'Impero evidenziano la transizione verso il declino, culminato con le invasioni germaniche e il sacco di Roma.
Show More
Gli Unni erano un popolo guerriero di origine asiatica che spingeva verso ovest le tribù germaniche
Gli Unni minacciavano i Visigoti, una tribù germanica che chiese asilo all'Impero Romano
L'imperatore Valente concesse ai Visigoti di stabilirsi come foederati in Tracia nel 376 per creare un buffer contro ulteriori invasioni
Le difficoltà di vita e la mancanza di supporto portarono i Visigoti a ribellarsi contro l'Impero Romano
La ribellione dei Visigoti culminò nella battaglia di Adrianopoli nel 378, dove l'esercito romano subì una sconfitta devastante e l'imperatore Valente fu ucciso
Teodosio I permise ai Visigoti di mantenere le proprie leggi e leadership all'interno dell'Impero Romano
Grazie alla politica di integrazione, i leader goti ottennero posizioni di comando nell'esercito romano
Teodosio I fece del cristianesimo niceno la religione di stato con l'editto di Tessalonica del 380, ponendo le basi per la cristianizzazione dell'Impero e la marginalizzazione delle altre fedi
Con la morte di Teodosio I nel 395, l'Impero Romano fu diviso tra i suoi figli, Onorio e Arcadio, dando vita all'Impero Romano d'Oriente e all'Impero Romano d'Occidente
Mentre l'Impero d'Oriente manteneva una certa stabilità, l'Impero d'Occidente si trovò ad affrontare crescenti difficoltà
Il sacco di Roma del 410 da parte dei Visigoti fu solo uno dei numerosi eventi che riflettevano l'incapacità dell'Impero d'Occidente di difendere i propri confini e mantenere l'integrità territoriale