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La pedagogia cattolica durante il Risorgimento italiano ha visto protagonisti come Raffaello Lambruschini e Gino Capponi, che hanno enfatizzato l'importanza dell'educazione familiare e istituzionale. Questi pedagogisti hanno contribuito a plasmare l'approccio educativo del tempo, promuovendo un equilibrio tra autorità e libertà, e sottolineando il ruolo della madre e della famiglia nel processo educativo. Le loro idee hanno influenzato l'educazione pubblica e privata, mirando a un rinnovamento sociale e all'unificazione nazionale.
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Lambruschini enfatizzava il ruolo centrale della famiglia nell'educazione, ispirato da Pestalozzi
Lambruschini sottolineava il ruolo della madre come "prima educatrice" e responsabile della trasmissione dei valori morali
La pedagogia di Lambruschini mirava a promuovere il benessere individuale e il progresso sociale attraverso un'educazione basata sull'osservazione e sull'esperienza diretta
Capponi cercava di equilibrare la libertà individuale con l'autorità educativa, sostenendo l'importanza dell'educazione familiare per lo sviluppo emotivo e intellettuale e dell'educazione pubblica per l'apprendimento della vita sociale
Capponi sosteneva che fosse compito dello Stato garantire un'istruzione uniforme e di qualità per consolidare l'identità nazionale e promuovere l'unità del paese
Secondo Capponi, lo Stato doveva assicurare un'educazione di qualità per tutti i cittadini, ma il compito principale dell'educazione spettava alla famiglia
Rosmini univa l'istruzione intellettuale, la formazione morale e lo sviluppo di abilità pratiche nella sua pedagogia, che si basava sull'osservazione dei bambini e sul loro sviluppo naturale
Rosmini divideva l'infanzia in sei fasi, con un'attenzione particolare alle prime tre, che si estendevano fino ai tre anni di età e si basavano sull'importanza delle sensazioni e del movimento nell'apprendimento
Rosmini proponeva un metodo educativo che accompagnasse l'individuo fin dalla nascita, basato sull'osservazione e sulla sperimentazione, con l'obiettivo di promuovere un apprendimento graduale e in armonia con la natura umana
Tommaseo sottolineava la necessità di osservare attentamente i bambini fin dalla nascita per promuovere l'autoeducazione e l'apprendimento attraverso l'esperienza quotidiana
Tommaseo considerava strettamente legata l'educazione dei bambini a quella delle donne e al contesto familiare, sostenendo l'importanza di un'educazione religiosa fin dalla prima infanzia
Tommaseo proponeva un metodo educativo basato sull'osservazione e sulla sperimentazione, guidato da un amore consapevole e da pratiche educative che favorissero lo sviluppo naturale del bambino
Owen promuoveva un'educazione razionale sin dalla tenera età, con l'obiettivo di eradicare l'ignoranza e la superstizione attraverso un approccio educativo basato sul movimento, l'affetto e la gioia
Aporti si ispirò a Owen aprendo il primo asilo per l'infanzia in Italia, dove si promuoveva un'educazione che comprendeva una corretta alimentazione, l'attività fisica e l'eliminazione delle punizioni corporali, con l'intento di formare individui di dignità e integrità