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I Fasti di Ovidio sono un'opera poetica che descrive le festività romane e i loro riti. Incompiuta per l'esilio dell'autore, l'opera si ferma a giugno, offrendo un mix di mitologia, storia e tradizione in uno stile unico e ironico.
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Ovidio aveva pianificato di scrivere dodici libri, uno per ogni mese dell'anno, ma l'opera rimase incompiuta a causa del suo esilio
Poesia didascalica
"I Fasti" si collocano nel genere della poesia didascalica e celebrano le tradizioni e i culti romani
Politica culturale augustea
L'opera è in sintonia con la politica culturale di Augusto, che promuoveva la valorizzazione delle tradizioni e dei culti romani
Mito, storia e contemporaneità
"I Fasti" sono arricchiti da episodi mitologici, aneddoti storici e riferimenti alla contemporaneità, espressi con l'ironia e l'eleganza tipiche di Ovidio
"Aitia" di Callimaco
Ovidio si ispira agli "Aitia" di Callimaco, mescolando mito e storia per narrare le origini di costumi, feste e nomi
Fonti principali
Tra le fonti principali vi sono le opere di Varrone e Livio, oltre ai "Fasti Praenestini" di Verrio Flacco
Stile ovidiano
Ovidio coniuga la profondità erudita con uno stile leggero e ironico, caratteristica distintiva del suo approccio letterario
L'esilio rappresenta un punto di svolta nella vita e nell'opera di Ovidio, che si rifugia nell'elegia per esprimere il suo dolore e la nostalgia per Roma
Le ragioni dell'esilio sono avvolte nel mistero, ma Ovidio le attribuisce a un "carmen" e a un "error"
Tristia
Nei "Tristia", Ovidio racconta il suo esilio e il viaggio verso Tomi, esprimendo la sua malinconia e il desiderio di riconciliazione con le autorità romane
Epistulae ex Ponto
Nelle "Epistulae ex Ponto", Ovidio cerca di mantenere i contatti con gli amici e la vita culturale di Roma, esprimendo la sua nostalgia e il desiderio di perdono
Ovidio si distingue per uno stile caratterizzato da leggerezza e fluidità, come sottolineato da Italo Calvino nelle sue "Lezioni Americane"
Il lessico ovidiano è naturale e innovativo, con l'introduzione di neologismi che rinnovano la tradizione poetica
La maestria di Ovidio nell'uso dell'esametro e del distico elegiaco conferisce alla narrazione un ritmo vivace e coinvolgente
La formazione retorica di Ovidio si manifesta nella capacità di costruire argomentazioni persuasive, evidente nelle sue opere
"Le Metamorfosi" rappresentano l'epopea ovidiana per eccellenza, un poema che narra una vasta gamma di miti e leggende attraverso il tema della trasformazione
L'opera si estende dalla creazione del mondo fino all'apoteosi di Cesare e all'elogio di Augusto, includendo storie di personaggi come Dafne, Fetonte, Europa e Narciso
"Le Metamorfosi" esplorano temi come la vendetta divina, le passioni amorose, le imprese eroiche e le tragedie personali, componendo un affresco complesso e articolato del mondo mitologico antico