La domus romana, dimora dell'élite antica, si distingueva per la netta separazione tra spazi pubblici e privati. L'atrio, con il suo compluvium, era il centro della vita sociale, mentre il peristilio rappresentava il cuore della vita familiare, circondato da cubicola e triclinio. Gli affreschi e le sculture arricchivano questi spazi, riflettendo il prestigio del proprietario.
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L'atrio era il centro della vita sociale e degli affari del pater familias, decorato con immagini degli antenati e statue dei numi tutelari della casa
Il peristilio era un giardino colonnato che fungeva da centro della vita privata e familiare, con le stanze da letto principali che si affacciavano su di esso
L'ingresso della domus si apriva su un vestibolo che introduceva all'atrio, caratterizzato da un'apertura centrale nel soffitto che permetteva l'illuminazione naturale e la raccolta dell'acqua piovana
Le aree pubbliche, come l'atrio e il peristilio, erano utilizzate per accogliere visitatori e clienti, riflettendo lo status sociale del proprietario
Le aree private, come il tablino e le stanze da letto, erano riservate alla famiglia e utilizzate per lo studio e il riposo
La cucina, i bagni e le stanze per la servitù erano elementi essenziali per la vita domestica e venivano distribuiti in varie parti della casa
Gli armadi, i bauli e le sedie erano elementi distintivi dell'arredamento della domus, riflettendo la ricchezza e il gusto del proprietario
Gli affreschi rappresentanti scene mitologiche e paesaggi idilliaci erano un elemento fondamentale per impreziosire gli ambienti della domus
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