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Le leggi di Mendel e le linee pure sono fondamentali per comprendere l'ereditarietà genetica. Attraverso esperimenti con piante di pisello, Mendel stabilì i principi dell'ereditarietà, come la dominanza, la segregazione e l'assortimento indipendente dei geni, utilizzando genotipi omozigoti e eterozigoti per prevedere le combinazioni geniche.
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Mendel selezionò piante di pisello che, attraverso l'autoimpollinazione, producevano discendenti con caratteristiche uniformi, stabilendo così linee pure
Incroci tra piante con semi gialli (dominanti) e semi verdi (recessivi)
Mendel formulò la legge della dominanza osservando che in presenza di un carattere dominante e uno recessivo, il dominante si esprimeva fenotipicamente negli ibridi F1, mentre il carattere recessivo rimaneva latente
Mendel dedusse la legge della segregazione osservando che il carattere recessivo riappariva in una proporzione di 1:3 rispetto al carattere dominante nella seconda generazione filiale (F2)
Mendel postulò che ogni tratto fosse controllato da coppie di fattori ereditari, oggi noti come geni, che si separano durante la formazione dei gameti e che possono essere rappresentati con lettere maiuscole per gli alleli dominanti e minuscole per quelli recessivi
Il quadrato di Punnett è uno strumento che facilita la visualizzazione delle possibili combinazioni geniche durante gli incroci, permettendo di prevedere le proporzioni fenotipiche della progenie
La legge dell'assortimento indipendente, formulata da Mendel, descrive come i geni per diversi tratti si separano e si combinano indipendentemente l'uno dall'altro durante la formazione dei gameti, confermando che la trasmissione di un carattere non influenzava quella degli altri